QUELLI DI UN SABATO di Simone Apostolo, un libro realizzato grazie alla corsa

Come nella corsa anche nella solidarietà a volte un semplice e piccolo passo è seguito da un altro semplice e piccolo passo e poi da un altro ancora in una staffetta senza fine.

Sotto il racconto in forma di lettere di Simone Apostolo che ci spiega come è nato il suo libro “QUELLI DI UN SABATO” anche grazie alla sua adesione all’iniziativa IO NON CORRO SOLO a favore dell’associazione Quelli del Sabato. Grazie per le belle parole e grazie per l’esempio che ci dai. Il mondo della corsa a volte ha sfumature magiche.

“Nel settembre di 10 anni fa, con il cuore pieno di gioia per la nascita della mia prima nipote, ero schierato alla partenza della mia prima vera gara di corsa. Rompere il muro dei 21 chilometri per la prima volta.

Ricordo ancora le gambe rigide per la paura, lo stomaco sottosopra, le mani sudate. Come un ragazzino al suo primo appuntamento, tremavo di fronte alla prospettiva di non essere all’altezza.

Mi sentivo rapito da quella passione, ma solo allora cominciavo a capire che si poteva trattare di vero amore. Dieci anni dopo, posso dirlo con certezza: la corsa è come il sangue che scorre nelle vene, ti scarica di energie negative per caricarti con quelle positive, è un’ondata di ossigeno per lo spirito.

Dieci anni di amore sono un bel traguardo da festeggiare, da condividere con il mondo. Certo, mi sono riservato un festeggiamento privato per il prossimo novembre, quando cercherò di nuovo di arrivare al traguardo di una maratona. Ma non mi bastava… volevo condividere questo mio amore con altre persone.

Di persone innamorate della corsa ce ne sono tante. Ho tantissimi amici che, come me, si impegnano su diverse distanze ogni settimana dell’anno.

È strano come io mi senta di poter sentire come amico una persona che non ho mai visto di persona. Ma credo che ci sia un grande appassionato di corsa che mi sento di definire come amico: sei tu, Matteo.

La tua dedizione mi ha aiutato nel cercare le gare della zona che potessero essere alla mia portata, il tuo blog è un faro per i podisti di Lombardia e Piemonte.

La tua sensibilità è invece riuscita a colpire il cuore di tanti appassionati che, grazie a te, hanno trovato un ulteriore nobile fine alla propria passione. “Io non corro solo” è stato per me una sorta di illuminazione, un modo per riuscire a dare un altro senso alla mia corsa.

Dal 2014 corro per l’Associazione di cui sono volontario: Quelli del Sabato. A mio avviso è una delle realtà più brillanti nella mia zona. In questi anni abbiamo vissuto insieme dei momenti bellissimi, realizzato insieme follie che sono diventate un momento speciale per tutta la comunità. Spendere gambe, polmoni ed energie per questa bellissima famiglia per me è e sarà sempre un piacere.

Insieme a me, anche Nicola, Sabrina ed Alessandra hanno voluto sposare la causa. Dal 2014 alla fine del 2018 abbiamo percorso 13635 km. Se uno partisse da dove abitiamo potrebbe raggiungere Città del Capo e ancora non avrebbe raggiunto questo traguardo. È un traguardo che si traduce in una piccola offerta, perché ciascuno di questi chilometri ha un valore risibile ma che acquista consistenza nel tempo.

C’è ancora una terza passione di cui non ho parlato. È quella per la lettura e la scrittura. Essendo figlio di un maestro di Scuola Elementare e di una bibliotecaria, i libri non potevano che essere parte della mia vita. Se la lettura per me è una passione, posso dire che la scrittura sia più che altro un bisogno. È uno strumento attraverso il quale posso dar sfogo alla mia anima e ai miei pensieri, con il quale posso anche giocare un po’. E giocando ho iniziato a sviluppare l’idea di realizzare il mio primo, vero libro. Ho scelto la forma del racconto per iniziare, pensando che fosse la scelta più facile. Mentre scrivevo, mi rendevo conto che li stavo ambientando tutti in una stessa giornata, un sabato.

In quel preciso istante, ho deciso di dedicare il mio libro a Quelli del Sabato. Col tempo ho iniziato a coltivare un sogno e a proporlo proprio a Quelli del Sabato.

Nel maggio del 2017 ho terminato di scrivere. Quelli del Sabato hanno deciso di investire i soldi raccolti con “Io non corro solo” nella stampa di alcune copie. Ci sono voluti due anni per farlo e questo per un motivo solo: i progetti di Quelli del Sabato sono moltissimi, oltre ad essere molto interessanti (fate un salto su www.quellidelsabato.it). Abbiamo atteso il momento migliore per presentare questo progetto.

Dal 2 al 4 agosto si è svolta a Bellinzago la quarta edizione della “festa estiva” di Quelli del Sabato. In 3 giorni cerchiamo di mettere tutto il nostro meglio in una serie di momenti per il nostro paese. Nelle prime due edizioni ci siamo presi il lusso di riaprire una vecchia trattoria di Bellinzago, in un’atmosfera meravigliosa. Quest’anno abbiamo voluto credere nei nostri sogni e per la prima volta abbiamo fatto vivere il nostro evento all’interno del cortile dell’Asilo Nido di Bellinzago.

Titolo della tre giorni “Diritto di Asilo”. È il titolo della mostra di foto realizzate da Emanuele Basile, fotografo torinese che ha ritratto i protagonisti dell’evento stesso (Quelli del Sabato e Circolo ACLI). In una mano la foto del soggetto in età infantile, nell’altra un gioco simbolo della sua infanzia. Un messaggio come i tanti lanciati in questi mesi da Quelli del Sabato, messaggi per ricordarci che tutti hanno dei diritti e che tutti sono una ricchezza.

Sullo sfondo la mostra… Ma ogni sera c’è stata un servizio di cucina molto attivo, grazie all’aiuto di quei magnifici ragazzi che ogni settimana ci fanno ritrovare il sorriso. Il bar ha dissetato le centinaia di persone che sono passate a trovarci. Sul palco si sono alternati interpreti musicali di diversi generi, che hanno saputo accontentare tutti i gusti.

Anche le mattine hanno saputo regalare emozioni. Già… perché abbiamo anche servito delle colazioni genuine da gustare in tutta tranquillità, tra una chiacchierata, uno sguardo alla mostra e in un ambiente fatto come piace a noi.

Un contesto perfetto per “QUELLI DI UN SABATO”, un libro realizzato grazie alla corsa.

Alle 11.15 del 4 agosto mi sentivo esattamente come quella mattina di settembre di 10 anni fa. Accanto a me c’erano Marco, Simone e Diego, alias i “Fuori Tempo”, la band nella quale canto da qualche mese.

Su un palco ero stato solo in veste di cantante, e ho iniziato così, cantando “Le ragazze stanno bene” canzone delle Luci della Centrale Elettrica, da cui sono prese le parole che ho scelto di mettere da occhiello al libro.

Abbiamo raccolto un applauso che mi ha reso ancora più emozionato di quello che ero. Per fortuna che Marco mi ha aiutato a sciogliermi con un’intervista.

Ilaria mi ha invece aiutato a leggere un estratto del racconto intitolato “Fratelli”. È stata meravigliosa. Ci siamo alternati per cercare di dare ritmo alla lettura e per cercare di dare una voce diversa a Ivano e Fabio, i due fratelli protagonisti del racconto. Ivano, come Ilaria, è affetto dalla sindrome di Down. La lettura di Ilaria è stata senza dubbio un’emozione intensa.

I Fuori Tempo hanno intervallato le diverse parti della presentazione, che è proseguita con un monologo dedicato alle passioni e a come le passioni debbano guidarci nella nostra vita. Con un pizzico di follia, si può addirittura realizzare un libro grazie alla corsa e cercare di far conciliare mille passioni in un momento solo. Avrei voluto presentare te, Matteo in questo momento, ma sono riuscito solamente a parlare della tua iniziativa e ad invitare tutti a dare un occhio al tuo blog. In un certo senso, sei stato la scintilla che ha innescato “Quelli di un Sabato”.

Questa scintilla ci ha spinti a proseguire nella staffetta di solidarietà, in quanto Quelli del Sabato hanno deciso di devolvere quanto raccolto attraverso il libro alle Scuole di Bellinzago Novarese, affinché possa essere investito a favore di studenti disabili.

Prima di chiudere la presentazione con una canzone, ho voluto leggere un pezzo che scrissi di getto mentre stavo terminando il libro. È un pezzo che parla di Mario, la persona a cui è dedicato il libro.

Mario è stato per tanti anni uno dei “ragazzi” di Quelli del Sabato. Un omone buono e semplice, capace di stregarti il cuore. In quei giorni chiudeva gli occhi per l’ultima volta, rimestandomi mille emozioni e mille ricordi.

Mario, come tutti Quelli del Sabato, ha corso, corre e correrà insieme a me. Perché io non corro solo. Mai”

Per acquistare il libro (ve lo consiglio) contattate Simone oppure l’associazione alle seguenti e-mail:

[email protected]

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