Varesotto a Quinzano e Italiani di Montagna

Raimondi Matteo atletica palzolaDue gare ravvicinate, venerdì 5° tappa del Giro del Varesotto a Quinzano (VA) e domenica Campionati Italiani Assoluti di Corsa in Montagna in terra ligure a Dolcedo (IM)

Venerdì 7 giugno 2013QUINZANO DI S. PIETRO (VA). Sono strane le regole della corsa. Una di queste dice che più sei imballato e cotto nel pregara e più andrai forte in gara. E siccome durante il riscaldamento in compagnia della Fra ero imballato sapevo che da lì a breve sarei andato bene. Ma nei primi 2 km di gara non sembrava affatto così. Lungo la salita avevo perso terreno dal terzetto di testa composto dagli amici Brambilla, Brassini e Fochi. Facevo fatica a respirare. Salivo attardato in compagnia di Porrini e Franchi. Ma le regole son regole e a volte capita che bisogna anche rispettarle. Quindi lascio da parte la stanchezza e dopo aver scollinato vado a riprendere i fuggitivi non perchè ero in grado di farlo ma perchè volevo farlo.

E riconquistata la vetta della gara riprovo la tattica di Gallarate: testa bassa e pedalare. Spingo nel tratto in pianura e nel successivo tratto in salita. Fochi e poi Brassini lentamente si staccano ed è di nuovo testa a testa tra me ed il Bramba. Nelle salitelle l’amico di tante battaglie cerca di staccarmi ma resisto. Nei tratti in discesa sono io che provo a fuggire ma è lui che resiste. Ci troviamo di nuovo a correre a tutta.

E mentre il corpo è indaffarato nel suo chiassoso sforzo la testa silenziosamente passeggia in bilico su quella cresta così sottile. Da una parte il070613quinzano_foto_arturo_barbieri_615_20130608_1411531814 precipizio con l’eco che dal profondo grida “basta soffrirecedi, non ce la fai più“, dall’altra la vallata con i venti che incitano “non mollare, un altro passo, solo un altro passo“. Ed è così sottile quella cresta che a volte sembra scomparire sotto i piedi.

Si ritorna verso l’arrivo. Marco prova ad anticiparmi. Guadagna i soliti metri… ma oggi no. Oggi ascolto i venti della vallata e non le grida del precipizio. Lo riprendo e sono io che ci provo entrando nel tratto sterrato con 10 metri di vantaggio. Dieci metri che più mi avvicino all’arrivo e più acquistano valore. Spingo fino all’ultimo centimetro e sfogo la contentezza di aver battuto per la prima volta il grande Brambilla! Super Bramba!! Alla prossima sfida.

Poi mi giro e mi gusto l’arrivo di Brassini e la volatona tra Umbe e Ronnie sempre sul limite dei centesimi di secondo. E poi tornando a ritroso a recuperare la Fra assisto alle altre innumerevoli sfide e volate che arricchiscono di leale agonismo il nostro sport.

CLASSIFICA 5° TAPPA (5,06 km)

UOMINI: 1° Matteo Raimondi (Atl. Palzola) 16’20”, 2° Marco Brambilla (Atl. San Marco) 16’22”, 3° Maurizio Brassini (Atl. Casorate) 16’43”, 4° Umberto Porrini (Atl. Casorate) 16’49”, 5° Ronnie Fochi (Atl. Casorate) 16’49”, 6° Manuel Molteni (Gs Villa Guardia) 16’59”, 7° Ferdinando Mignani (Cus dei Laghi) 17’12”, 8° Virgilio Franchi (Atl. Casorate) 17’20”, 9° Flavio Fabbian (Ag Comense) 17’25”, 10° Giuseppe Bollini (Atl. Casorate) 17’27”

DONNE: 1° Monica Cibin (Atl. saluzzo) 17’57”, 2° Claudia Gelsomino (Atl. Palzola) 18’06”, 3° Cecilia Sampietro (Atl. Triangolo La) 18’49”, 4° Elena Begnis (Atl. Triangolo La) 19’06”, 5° Sabina Ambrosetti (Atletica 3V) 19’21”

CLASSIFICA GENERALE dopo 5 tappe

UOMINI: 1° Marco Brambilla (Atl. San Marco) 1h21’20”, 2° Matteo Raimondi (Atl. Palzola) a 28″, 3° Ronnie Fochi (Atl. Casorate) 1’59”, 4° Umberto Porrini (Atl. Casorate) 2’00”, 5° Manuel Molteni (Gs Villa Guardia) 2’49”

DONNE: 1° Claudia Gelsomino (Atl. Palzola) 1h29’49”, 2° Cecilia Sampietro (Atl. Triangolo La) a 3’39”, 3° Barbara Benatti (Atl. Casorate) 6’22”, 4° Sabina Ambrosetti (Atletica 3V) 7’14”, 5° Paola Gobbo (CardAtletica) 8’15”

CLASSIFICA di tappa, CLASSIFICA GENERALECLASSIFICA CATEGORIA. FOTO di Arturo Barbieri e AndòCorri. ARTICOLI di Atletica CasorateFra CrocettiBeppe BolliniOmar SpotiCardAtleticaPodisti.net. VIDEO di CorsAmica

Domenica 9 giugno 2013DOLCEDO (IM). Salita Dolcedo-Monte Faudo. 1° prova del campionato Italiano assoluti di Corsa in Montagna sia individuale che a squadre.

La mattina ci svegliamo presto ed in compagnia del compagno di squadra Francesco Bianco, che mi ha ospitato la notte a Noli Ligure, ci rechiamo a Dolcedo giusto in tempo per ritirare i pettorali, salutare il terzo componente della squadra Max Di Gioia, buttare lo zainetto col cambio sul camion che arriverà in cima al Faudo e far riscaldamento.

Alle 9.15 si parte. Ci aspettano 9,8 km con 1100m di dislivello in salita. Tutti i più forti specialisti italiani di corsa in montagna sono presenti. Ed i miei due compagni di squadra torinesi sono carichi per ben figurare con Max Di Gioia dato in ottima forma tanto da correre in allenamento forte quanto i nazionali. E la gara è anche selezione per comporre la squadra in vista degli europei imminenti.

La mia voglia di correre è però molto bassa. Mi metto nelle retrovie e nel giro di lancio di 1,5 km per le suggestive viette del paesello mi gusto le bellezze dell’entroterra ligure provando a non pensare a nulla. Ma poi s’inizia a salire ed è ora di faticare perchè non gareggio solo per me ma anche per la squadra. Nelle prime rampe corribili recupero un po’ di posizioni risalendo il gruppo. Poi la strada s’impenna letteralmente lungo le stradine cementate a lisca di pesce. Qui ci vuole potenza nelle gambe e io non ne ho ma non perdo molto. Mi gestisco e quando la salita ritorna ad essere un po’ più sopportabile inizio la rimonta riuscendo a trovare in fretta il ritmo giusto.

Per sentierini, mulattiere e attraversamenti della strada riesco a recuperare posizioni fino a riportarmi intorno al 32°-35° posto. Passiamo al 7° km e penso che mi manca da soffrire ancora un bel po’ di minuti. Meglio pensare in termini di km. Ne mancano solo 3, anzi 2,5 dal momento che avevo intravisto di sfuggita l’altimetria della gara ed in cima c’era un minuscolo pianoro… Trovo un gruppetto che sale a buon ritmo. Spero di riuscire a stare con loro e farei un garone.

Ma arriva l’8° km ed il sentiero s’impenna ancora lungo una cresta. Nei primi metri spingo di potenza per non perdere il treno ma le gambe iniziano a non rispondere più. Forse ho preteso troppo sapendo di non essere ancora allenato per queste gare. Ed i compagni con cui correvo li vedo allontanarsi. Se solo avessi un po’ di potenza in più… Da dietro mi raggiungono e sorpassano altri atleti e impotente li vedo allontanarsi. Sono tutti li davanti, quasi li si può toccare, allineati lungo il sentiero che porta in cima, ma non posso riprenderli. Mi sale un po’ di rabbia…

Negli ultimi 2 km perdo 20-25 posizioni e arrivo in vetta allo scoccare dell’ora in 58° posizione. Va bene lo stesso. E’ pur sempre un campionato italiano!

Anche i miei due compagni di squadra vanno bene ma non come le aspettative. Massimiliano Di Gioia arriva 19° mentre Francesco Bianco 23° anche lui cedendo negli ultimi 2 km di gara diverse posizioni. Nonostante siano 4 gli atleti a portare punti per la classifica, noi con solo 3 componenti riusciamo ugualmente a piazzarci come 10° squadra assoluta in italia appena dietro la Forestale di De Gasperi!!! Piazzamento dedicato al presidente della Palzola Fabrizio Casagrande per una pronta guarigione!

CLASSIFICA

UOMINI: 1° Bernard Dematteis (Valle Varaita), 2° Alex Baldaccini (Gs Orobie), 3° Xavier Chevrir (Atl. Valli Bergamasche), 4° Martin Dematteis (Valle Varaita), 5° Gabriele Abate (Orecchiella Garfagna), 6° Tommaso Vaccina (Cambiaso Risso), 7° Marco De Gasperi (Forestale). Poi 19° Max Di Gioia (Atl. Palzola), 23° Francesco Bianco (Atl. Palzola), 27° Rolando Piana (Genzianella), 52° Mattia Scrimaglia (Genzianella), 56° Mauro Uccelli (Genzianella), 58° Matteo Raimondi (Atl. Palzola), 65° Alberto Gramegna (Asd Caddese)

SQUADRE: 1° Atl. Valli Bergamasche, 2° Cambiaso Risso Genova, 3° Gs Orecchiella Garfagna Lucca, 9° Forestale, 10° Atletica Palzola

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Una risposta a “Varesotto a Quinzano e Italiani di Montagna”

  1. tantissimi complimenti per la tua vittoria.Stai andando fortissimo e te lo meriti.

    A presto

    Ale

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