C’erano nuvole basse prima della partenza ad avvolgere la base degli alberi rendendoli solitarie sentinelle di una terra tutta su e giù come pure è stata la gara che ho corso questa mattina a Maggiate Superiore (NO). Corsa di 11,570 km collinare tra strade e sentieri del luogo.
Oggi decido di seguire la mia solita tattica di gara ossia primo km tranquillo dietro agli altri, poi 2-3 km tirati per fare il vuoto e il resto della corsa a controllare. Quasi la chiamerei Tecnica Raimondi per distinguerla dalla Tecnica Oukhrid (3/4 di gara tranquillo e poi progressione finale) e dalla Tecnica Gambetta o Brustia o Breda (partenza a testa bassa e pedalare fin che ce n’è).
Alle 9.00 in punto si parte abbastanza tranquilli con un bel gruppettone davanti composto tra i tanti da Emanuele Neve (Cover Mapei), Livio Saltarelli (Atletica Palzola), Carlo Carlini (marathon Verbania), Stefano Triscone (ASD Caddese), Riccardo Pagani (ASD Caddese), Paolo Moreschi. C’è anche Stefano Luciani (cover Mapei) con la faccia di chi è stato buttato giù dal letto da pochi secondi e penso che in effetti sia proprio stato così.
Dopo il primo km e mezzo corso in 3°-4° posizione mi metto davanti ed inizio ad imprimere il mio ritmo. Il plotone si allunga e solo i passi di Stefano Trisconi continuano a rimbombare alle mie spalle per poi affievolirsi e scomparire. Già al 3° km dietro non vedo più nessuno ma continuo a spingere su questo percorso molto muscolare. Verso il 5° km inizio a rallentare gestendo il vantaggio e concentrandomi sulla tecnica di corsa. Di solito affronto le gare atterrando e spingendo sull’avampiede ma questo va bene fin che si gareggia su percorsi di 6-10 km. Per la mezza maratona non va già bene a meno che non la si voglia finire coi polpacci a pezzi. Così mi son fatto l’ultima metà di gara provando a correre facendo la rullata completa del piede e controllando sul GPS nei tratti in piano la velocità che riuscivo a raggiungere senza snaturare lo stile di corsa.
Ed intanto gli strappettini e le discese si susseguivano in successione con il sole che si era aperto uno squarcio nel cielo illuminando i verdi prati bagnati. Poi ultimo tratto di strada su asfalto ed arrivo.
Ma ecco la classifica
UOMINI:
1° Matteo Raimondi (Atletica Palzola) 41’35”; 2° Stefano Trisconi (ASD Caddese) 42’43”; 3° Livio Saltarelli (Atletica Palzola) 43’17”; 4° Emanuele Neve (Cover Mapei) 43’47”; 5° Carlo Carlini (Marathon Verbania) 43’58”
DONNE:
1° Elena Platini; 2° Roberta Picozzi (Atl. Bellinzago); 3° Annalisa Diaferia
La classifica completa anche del giro corto è QUA. Le foto le troverete invece nei prossimi giorni sul sito Oleggio 2000
Poi grandissimo Paolo Proserpio (Atletica Palzola) che è arrivato 16° ai Campionati Italiani Lunghe distanze Montagna a Domodossola.
Foto: che cosa centra? Niente ma è la prima che mi è capitata a tiro e l’ho messa… 🙂
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Ahahahahahah. MITICO!!!
Bravo anche il tuo compagno di squadra Proserpio!
Ciao
Silvia
grande Teo,
parti adagio ?
eh meno male…….
:-))
Tecnica Raimondi, Oukhrid, Gambetta ah ah ah.
Cambia la tecnica ma alla fine il risultato è sempre lo stesso.
Grande Teo
Ormai il primo gradino del podio sta diventando un’abitudine, quasi quanto la tua lingua fuori!!!! Bravo Matteo!
Dici che se la provo anch’io la tecnica Raimondi, arrivo prima?
Poveri avversari sempre costretti a lottare per il secondo posto eh eh 😉
E con questa sono 18 vittorie da inizio anno!
La tecnica Raimondi Matteo non sbaglia mai!!!
Ciao Teo
Sono dovuto scappare senza salutare, bravo Teo, come al solito. Io ho sofferto parecchio oggi, ho badato a non retrocedere…
Grazie Silvia, Pimpe, Francesca, Mario, Robertina, Betta e Oliviero.
Ci veiamo alle prossime gare
🙂
Con lo stato di forma che tieni avresti fatto un figurone anche sabato sera a Pettenasco. Non sei venuto perchè lavoravi?
Sei un grande!
Si Marco, lavoravo. Grazie
Nota a margine… se non sbaglio questa è una metà di una foto dove c’è anche tua sorella con la lingua fuori? Forse al suo matrimonio? Sonp stato bravo?
Bravo Matteo, a venerdì!
Alessandro
p.s. Grazie per avermi tributato una tattica di gara che io ribattezzerei “finchè ce n’è, w il re!”
Giusto Mario, la foto è del matrimonio di mia sorella!
Ah ah Alessandro allora vada per la tecnica Brustia ossia Finchè ce n’è, w il re 🙂
Se riesco ci vediamo Venerdì a Novara.