La Maratonina di Busto e la Gloriosa Pietra

maratonina di busto 2015 aFino ad alcuni secoli fa c’erano 4 porte per entrare nel borgo di Busto Arsizio. La Porta Sciornago e la Porta Piscina a ovest, la Porta Savico o “dei Re Magi” a nord e la Porta Basilica a Est. E’ da quest’ultima, l’attuale Piazza Garibaldi, che sarebbero passati i 2100 atleti della Maratonina nel loro ultimo km se le mura del borgo fossero ancora innalzate. Ma il tempo ha disperso le sue pietre e rimangono solo alcuni ricordi come la Torre del Castello dei Torriani ora base del campanile di San Michele.

Eppure c’è una pietra, una pietra della Porta “dei Re Magi” che passando di mano in mano ora fa bella mostra di se nella facciata di una casa di Viale Boccaccio. Ben pochi conoscono la sua gloriosa “origine” ad eccezione dei mattoni di quella palazzina che ne hanno fin sopra la malta del racconto di quando Facine Cane voleva saccheggiare il borgo di Busto.

Era l’aprile del 1408. Tempi ben diversi da quelli del Gian Galeazzo Visconti che solo pochi anni prima…” iniziò la gloriosa pietra come mille volte aveva già fatto. Solo una rondine migratoria ne apprezzava la storia inedita. Tanto faceva caldo in quella domenica di novembre e l’Africa avrebbe atteso. Ma il racconto terminò improvvisamente e l’attenzione di tutti fu spostata sull’invasione di una frotta di umani in calzoncini e canotte. “Facine Cane!!” allarmò la pietra gloriosa mentre tutti gli altri mattoni guardavano ammirati quello spettacolo. 2100 atleti ad invadere le strade. Pochi istanti ed ecco una seconda fiumana di quasi 1000 atleti. Era la domenica della Maratonina di Busto.

Nei pressi del Viale Boccaccio i due plotoni si riunirono. La 10 km, partita 5′ dopo la Mezza, ne agguantava la coda e vi penetra dentro con tutta la sua foga. Siamo circa al 2° km. Io e Matthew Ramaglia ne guidiamo il cuneo seguiti a ruota da Fouad Touti, da Dereje Rabattoni, da Alberto Larice, da Riccardo Luccherini e da tutti gli altri. Ed è bello zizzagare cercando i varchi giusti, sfiorando gli spigoli, incitando e venendo incitato dai tanti amici impegnati nella loro maratonina. Sarà l’entusiasmo di correre nella propria città ma fino al 5° km, sempre immersi nel serpentone della Mezza, corro in testa intorno ai 3’20”-3’25” al km.

Poi curva a destra e di nuovo vialoni deserti davanti a noi. La mezza prosegue verso Sacconago mentre noi torniamo alla base. Io cedo un po’ alla fatica rallentando il passo e lasciando andare il terzetto Ramaglia, Rabattoni, Touti. Verso il 7° km anche Larice mi riprende e a vista arriviamo all’arrivo dopo 9,6 km di gara. Quinto in 33’50”. La pietra Gloriosa della Porta “dei Re Magi” ha rivissuto la sua invasione, le mie scarpe hanno ricalpestato le strade della mia città, il sole ha riscaldato 3000 atleti, i miei occhi han rivisto centinaia di amici.

CLASSIFICA MARATONINA (21,097 km):

UOMINI: 1° Matteo Malinverno 1h11’20”, 2° Gianluca Bello, 3° Mattia Paolo Parravicini, 4° Roberto Dimiccoli, 5° Antonino Lollo

DONNE: 1° Simona Baracetti 1h22’51”, 2° Elena Begnis, 3° Isabella Labonia, 4° Sara Ghisalberti, 5° Sonia Opi

CLASSIFICA Non Competitiva (9,6 km)

UOMINI: 1° Matthew Ramaglia, 2° Fouad Touti,  3° Dereje Rabattoni, 4° Alberto Larice, 5° Matteo Raimondi

CLASSIFICA COMPLETA e FOTO di AndòCorri e Podisti.net. Tutte le altre informazioni sul sito della Maratonina di Busto e sulla Pagina Facebook

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3 Risposte a “La Maratonina di Busto e la Gloriosa Pietra”

  1. Bellissimo complimenti. L’anno prossimo voglio vederti a braccia alzate nella maratonina 😉

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