Jackpot Run 2010 – Ricordi dal futuro

Venerdì 5 luglio 2030 – 23° Jackpot Run.

Mi tolgo gli occhiali strofinandomi gli occhi stanchi. E’ tutto il giorno che sono davanti al computer per risistemare la bozza definitiva del mio quinto romanzo d’avventura che gli editori vogliono pubblicare il prima possibile… e dire che ho scelto la strada della scrittura per poter dare libero sfogo alla mia voglia di libertà ed invece mi ritrovo a dover rincorrere il tempo!

Già, questo tempo che sembra scivolare via così velocemente e che all’età di 51 anni ti continua a rinfacciare quello che di lui hai sprecato. E allora provi a rincorrerlo per fermarlo, per farlo tornare indietro ma lui ti guarda e ride! Ed il suo riso rimbomba nella testa di coloro che si son nutriti di castelli di sabbia mentre rimbalza innocuo nell’anima di coloro che i propri castelli se li sono innalzati su rocce eterne!

Ma ora non è tempo di riflessioni. Mia moglie si presenta nello studio con la sacca già pronta e insieme ci rechiamo a Magnago, la città della corsa come è stata denominata dal sindaco solo 2 anni fa. E chi se lo sarebbe immaginato solo 20 anni prima! Tutto merito della Jackpot Run, dei suoi 5705m e degli organizzatori da quando nel 2019 nel piccolo comune del varesotto è sbarcato l’etiopico Kenenisa Bekele all’apice della sua carriera. Me la ricordo ancora la volata finale con il marocchino Lhoussaine Oukhrid e con l’italiano Massimiliano Montagna. Da brividi!  Ed il record da allora non l’ha battuto più nessuno. Ed è forse per questo, e per il montepremi di quasi 20000 euro, se le strade di Magnago ora sono stracolme di pubblico e se a correrci c’è il gotha dell’atletica mondiale. E alla partenza, tra i 5000 concorrenti presenti, rivedo anche Ahmed Nasef, il marocchino capace di vincere anche lui la gara con tanto di record nel 2010. Ora è un simpatico cinquantenne come me ma allora cavoli se andava forte!

Quell’anno lui si che è stato in grado di rincorrere il tempo e di fermarlo. E lo ha fatto tutto da solo dal primo all’ultimo metro. 16’12” se non ricordo male! Anche io quell’anno mi ero migliorato di ben 34″ rispetto al 2009 e di 13″ ripetto al mio vecchio record risalente al 2008! Certo, quell’anno pensavo già di scendere sotto i 18′ ma mi ricordo che al posto di fare le ripetute mi divertivo a rincorrere il sole in montagna… Si, da un lato andavo meno forte ma quei ricordi e quelle emozioni sono ben impresse nel mio cuore mentre le vittorie ed i tempi in pista chi se li ricorda più! Ed il tempo quando canta le sue sirene questi ricordi proprio non me li scalfisce! E lo ripeto sempre a mia figlia… che fa orecchie da mercante come ogni buona adolescente!

Allo sparo la flotta degli americani, seguita a ruota dagli atleti africani e dai dominatori del mezzofondo attuale ossia i Peruviani, schizzano via sul ritmo dei 2’35”. Io più dietro me la cavicchio parlottando con i vecchi amici di data e ricordandoci i nostri personali. Io vado fiero del mio 16’50” realizzato nel 2013 ma anche del mio 18’13” risalente al 2010. Ricordo che quell’anno partii relativamente tranquillo in 14-15° posizione per poi stabilizzarmi nel secondo gruppetto degli inseguitori di Nasef. Al primo dei due giri l’atleta del marocco aveva già 150m di vantaggio su Rachid Amor e su Lahcen Mokraji. Io ero 12° e correvo da solo staccato di alcune decine di metri da Samuele Lazzaro (Cento Torri Pavia) e da uno dei più forti triathleti italiani del tempo ossia Ivan Risti (CTL 3 Atletica). Il resto del gruppo era staccato di una trentina di secondi.

Nell’ultimo giro aumento l’andatura riacciuffando Lazzaro prima di rientrare in pista e affiancando anche il nazionale di triathlon Risti negli ultimi 150m. Mi ricordo che abbiamo lottato per il 10° posto ma come mio solito a quei tempi non facevo la volata e ai meno 50 m ho alzato bandiera bianca accontentandomi del mio 11° posto che comunque mi è valso la premiazione come primo degli italiani (ovviamente dopo i primi 10 premiati).

E mentre sento la voce dello speaker (Daniele Bonesini miracolosamente ritornato in splendida forma per una scommessa lontana nel tempo) che inneggia al nuovo record del percorso mi ricordo della classifica di quell’anno:

UOMINI: 1° Ahmed Nasef (N. Atl Fanfulla) 16’12”; 2° Rached Amor (Pro Seto Atl) 17’19”; 3° Lachen Mokraji (Daini Carate Brianza) 17’23”; 4° Diego Abbatescianni (Cover Mapei) 17’25”; 5° Andrea Secchiero (Pro Patria Mlano) 17’38”; 6° Filippo Ba (Atl. Cento Torri Pavia) 17’40”; 7° Marco Brambilla (Atl. San Marco) 17’42”; 8° Daniel Fontana (ASD Pontedera) 17’51”; 9° Stefano Righetti (Atl. Lecco) 18’01”; 10° Ivan Risti (CTL 3 Atletica) 18’11”; 11° Matteo Raimondi (Atletica Palzola) 18’13”; 12° Samuele Lazzaro (Atl. Cento Torri Pavia) 18’22”; 13° Massimo Corrado (Cremona Sportiva) 18’51”; 14° Stefano Ripamonti (CTL 3 Atletica) 18’58”; 15° Stefano De Muru (GS Montestella) 19’03”.

DONNE: 1° Cecilia Sampietro (Comense) 19’57”; 2° Claudia Gelsomino (N. Atl. Fanfulla) 20’00”; 3° Siham Laaraichi (Atl. Blizzard) 20’25”; 4° Francesca Marin (Circuito Running) 21’32”; 5° Mariastella Petter (N. Atl. Varese) 21’38”, 6° Maria Cecilia D’Andrea (ARC Busto) 21’47”; 7° Maria Lorenzoni (Atl. 85 Faenza) 21’57”; 8° Loredana Strozzi (Atl. Casorate) 22’01”, 9° Sabina Cangiamila (Azzurra Garbagnate) 22’15”, 10° Federica Galbiati (Pro Sesto Atl.)

La classifica completa è QUA. Le foto, sempre che siano ancora presenti dopo tutti questi anni, le trovate sui siti di Antonio Capasso, Podisti.net (realizzate da Arturo Barbieri) e di Giancarlo Frangiamone. Altri commenti li potete leggere sui siti di Daniele, Janine e Stefano. Altro ancora sul sito della gara.

 

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12 Risposte a “Jackpot Run 2010 – Ricordi dal futuro”

  1. Matteo… se continui di questo passo altro che 5 romanzi pubblicherai.
    Sei fantastico nel correre, nello scrivere, nel lavorare alla decathlon, nella vita… praticamente dimmi tu cosa è che non sai fare!!!

  2. Sarebbe bello se si realizzasse quello che hai scritto. La Jackpot Run diventerà sicuramente negli anni una gara sempre più ambita e chissà che non entrerà a far parte di un calendario internazionale.
    Grandissimo Matteo!

  3. Bravo Matteo, però non correre troppo con la fantasia, sei ancora giovane e sicuramente avrai ben altre soddisfazioni da toglierti, lascia a noi cinquantenni la nostalgia di quando eravano più giovani e correvamo ai tuoi ritmi. Comunque un bel racconto, ciao alla prossima.

  4. Secondo me hai già di nuovo bisogno di vacanze…. oppure prendi della roba scaduta!

  5. Ciao Matteo, tantissimi complimenti per la fantasia e per il tuo risultato.
    Conosco bene molti di quelli che ti hanno battuto e, per esempio, posso dire che prendere 20″ da Daniel Fontana è MOSTRUOSO. Grandissimo!
    A presto
    Alessandro

  6. P.s. hai proprio ragione. Le vittorie e il cronometro passano, le sensazioni restano.

  7. Complimenti Matteo! Sia per la gara sia per l’articolo, è bellissimo, scrivi benissimo. Hai proprio ragione, nessuno potrà portarci via le sensazioni che regala questo magnifico sport mentre i piazzamenti, i tempi, quelli passano.

  8. Ha ragione Alessandro. Sei andato fortissimo. Per rendere l’idea da un atleta del calibro di Rachid Amor hai preso solo 50″ !!!!
    Senza parole.

  9. Ciao Matteo, grazie mille per l’articolo fantastico mi è sembrato di rivivere quello che immaginavamo io, cast e il capitano quando abbiamo pensato a questa gara seduti al tavolo di un bar.
    Forse tutto questo non sarà mai, ma la felicità che ho provato nel vedere tutta quella gente che correva, salutava, sorrideva, discuteva sul percorso, ha annullato ogni mia stanchezza e mi ha dato la forza per ricominciare da subito a impegnarmi per una quarta edizione ancora più bella e entusiasmante.
    Un carissimo saluto a te e a tutti.
    Pino

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