Libero nelle terre d’Italia – 2 secondi posti

Adoro la libertà e chi ce l’ha donata. Adoro vagare rincorrendo il rumore dell’anima che tintinna o tuona a seconda dei sentieri percorsi. Adoro essere un giorno re ed uno pezzente.

E queste sono le mie vacanze preferite, libero di girare per l’amata Italia, libero di nutrire anima e corpo, libero di scegliere tra silenzio e caos. Ed in questa libertà risplende così facilmente l’essenziale e mai come in questi momenti si può iniziare a potare quell’intreccio di rami che è la nostra vita per renderla più rigogliosa e più fertile. Tagliare per far crescere e spogliare per rivestire. Ed il vagare allora non è vano se ben fissa è la meta.

E al fianco della meta dello spirito ecco sprintare anche la meta della corsa con allenamenti e gare nello splendido scenario dell’Umbria, delle Marche e della Toscana. E mi ricordo i miei allenamenti all’imbrunire tra il ritmo incessante dei tamburi il cui suono si rincorreva negli stretti vicoli di Siena ed Assisi; o delle lunghe corse sui bianchi sentieri delle Crete ed io come nave su e giù dalle creste di queste soffici onde di terra; o ancora il trascinarsi lento e placido sulle deserte spiagge bagnate dai mari d’Italia.

E poi le due tappe dell’8° Giro podistico dell’Umbria dove venivo da alcuni additato come il Misterioso Uomo del Nord.

La prima tappa di Città di Castello (PG) mi era stata presentata come una gara pianeggiante di 9,5 km rivelatasi dopo come una gara di 5km in salita e 4 in discesa. Si parte subito forte con gli atleti di casa Cesare Montioni (Atl. Capanne), Simone Bandini e Andrea Luchetti (Tiferno Runners), Maurizio Vagnoli (Atl. Civitanova) ed il marocchino Abderrahim Massous (Satrini Trevi) a fare l’andatura. All’inizio della salita è Andrea Luchetti a prendere l’iniziativa e al suo ritmo solo l’atleta del marocco (con 1h03′ di personale nella mezza!) ed io riusciamo a stargli a ruota. Verso metà salita mi metto in testa mentre Massous si stacca di una decina di metri. Inizia la discesa e provo ad andarmene. Luchetti resiste qualche centinaia di metri per poi desistere ma verso il 7° km è l’atleta del marocco a ripendermi e ad andarsene guadagnando quei 10 m che rimarranno invariati fino al traguardo dove giungo a soli 5″ dalla vittoria e percorrendo i 9 km del percorso in 30’15” alla media di 3’22” al km. Vinco però la gara tra i giornalieri che non sono iscritti a tutto il Giro dell’Umbria.

Mi presento alla seconda tappa di Marsciano (PG) con due belle vesciche nella parte interna del piedi destro e sinistro a causa delle scarpe nuove da gara. Quelle vecchie infatti mi si sono aperte proprio la sera prima di partire e allora in giro di corsa a recuperarne un nuovo paio senza avere il tempo di rodarle. E poi la discesa del giorno prima affrontata a tutta a fatto il resto. La gara misura 11,9 km ma già al passaggio del 1° km soffro per il dolore ai piedi. Stringo i denti e mi metto a ruota di Abderrahim Massous che non adotta più una tecnica guardinga ma piuttosto si lancia da subito all’attacco. Solo io e Cesare Montioni (che poi arriverà 6°) gli stiamo attaccati per 2 km per poi lasciarlo andare visto il ritmo sfrenato che ha voluto imprimere. Più dietro c’è il trio Luchetti, Vagnoli e Cesarini che segue a 40m. I giri da percorrere sono 2 e al primo passaggio mi trovo 2° staccato di 20″ dall’atleta del Marocco. Incomincio a essere stanco sopratutto perchè non riesco a spingere bene per il dolore ai piedi particolarmente nelle curve. Rallento allora un po’ il ritmo facendomi riprendere dal trio. Dalla cronaca in diretta dell’organizzatore Sauro Mencaroni che ci precede in macchina scopro che Anatoli Cesarini è anche lui un giornaliero non iscritto al Giro e allora se voglio vincere questa categoria devo darmi da fare. Sembra di essere in una vera gara a tappe ciclistica. Mi nascondo per 2 km dietro il gruppetto per poi al 9° km sferrare l’attacco e lasciarmi il trio alle spalle di 20 m, distacco  che rimarrà invariato fino al traguardo dove giungo per la 4° gara di fila ancora a 25″ da Abderrahim Massous ma primo tra i giornalieri. Il Tempo per percorrere questi 11,9 km è 39’18” alla media di 3’18” al km.

Bellissime le gare e stupefacenti le premiazioni per gli atleti iscritti al giro e per noi giornalieri di passaggio. Le classifiche degli atleti giornalieri sono QUI, mentre quelle del Giro le potete trovare QUA. Seguitele perchè al Giro dell’Umbria, dove mancano ancora 2 tappe,  ci sono anche i nostri Carlo Carlini ed Adele Montonati del Marathon Verbania che stanno tenendo alto il nome del Nord Italia in terra Umbra. Adele è infatti 2° in classifica generale mentre Carlo è 12° e 5° di categoria.

 

Questo post è stato letto 5628 volte!

9 Risposte a “Libero nelle terre d’Italia – 2 secondi posti”

  1. Bentornato “misterioso uomo del nord”! quei posti sono belli e tu nè sei stato degno protagonsta!
    Però caspita, le scarpe aperte la sera prima di partire!!! aih aih aih

  2. Ma che figure! Il venditore rimasto senza merce… Comunque complimenti uomo del Nord ti ho seguito nelle due gare e… ma sei già tornato? Vacanze finite?
    Ciao

  3. E’ sì, le ferie sono terminate. Da domani si riprende la vita ordinaria ma con un po più di pace addosso.
    E grazie per esservi interessati delle gare che ho corso in terra umbra.
    Come ti ho già scritto sul tuo sito Mario mi hai fatto proprio una bella sorpresa nel commentare giorno per giorno i risultati di Adele, Carlo e miei nelle gare del Giro dell’Umbria.
    Ciao

  4. Bentornato campione!
    E se non mi sbaglio con questi piazzamenti da inizio hanno hai collezionato 4 vittorie, 4 secondi posti ed 1 terzo posto…
    Grandissimo!

  5. Ho seguito le tue imprese in terra d’Umbria grazie agli articoli di Mario CorsAmica: bravo, sempre più forte!
    Quest’anno il Giro del Varesotto parte con un favorito d’eccezzione! 😉
    A presto

  6. x Betta: sai più cose te di me che io di me stesso. Grazie come sempre.

    x Beppe: speriamo di arrivare al Giro in forma senza acciacchi e mi raccomando riguardati anche te se no al Giro non ci arrivi…

  7. Bell’articolo, bel commento. Hai portato un po’ di scompiglio in terra umbra. Mi fa piacere che ti sia divertito, anche se con dolore. Mi hai riportato indietro nel tempo quando anche io partecipavo al giro, allora Settimana Verde, negli anni ’80. Quando c’erano tutti i più grandi podisti italiani del tempo. Vivo prevalentemente al Nord, ma come puoi intuire dal nickname (se ti intendi di vini) sono umbro e proprio del paese dell’ultima tappa del giro.
    Ciao e bravo, a scrivere e a correre.

  8. Il giro dell’Umbria, come dici tu Sagrantino, era il perfetto allenamento per i maratoneti degli anni 80 con Pizzolato e tutti gli altri a fare la gara alla sera e l’allenamento al mattino.
    Grazie per i complimenti che ti faccio anche io per il tuo bel sito che consulto sempre.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *