Albizzate tra gambe e scarpette

podio maschile[6]Domenica 16 ottobre 2016 – Albizzate (VA) – Piede d’Oro – StraCascine

E’ buffo ogni tanto ascoltare il botta-risposta che avviene tra gambe e scarpette da gara. Domenica ad Albizzate le mie non la smettevano più di litigare…

“Allora, ci diamo una mossa!” gridarono spazientite le scarpette guardando verso l’alto con la coda dell’occhio.

“Che avete da fissarci!” risposero le gambe imballate talmente stizzite da farmi sentire l’acido lattico fin dentro le orecchie. “Siamo già a pieno regime”.

“A pieno regime!?!?! Questo sarebbe PIENO REGIME?”

“Si e allora! Qualcosa non va!?”

“Mo veniamo su e…”

“Vogliamo proprio vedere se ne avete il coraggio…”

“Porca….”

“Buone buone!” intervengo prima di ritrovarmi ribaltato con le gambe attorcigliate alle mie scarpe. Già ero impegnato a restare attaccato a Stefano Caruso che ad ogni salita del percorso mi schizzava via. Ci mancava solo che le mie scarpette si mettessero a fare a botte con le gambe.

Il Garmin intanto indicava i 4 km dalla partenza. Davanti a me, staccato di una manciata di secondi, avanzava Giorgio Buzzi e un centinaio di metri ancora piu avanti stava correndo Marco Consolaro. Il Beppe Bollini e Mattia Grammatico invece li avevo già persi di vista da un bel po’ tanto erano schizzati via verso la vittoria.

“Allora?!?!?” insistevano continuamente le scarpette. “Ci diamo una mossa?”

Le gambe pomparono sangue ed ossigeno fino a farsi uscire le vene. Ma l’andatura non aumentava. “Ci vuole un aiuto dai piani alti” gridarono. “Piani alti battete un colpo!” incitarono anche le scarpette

I piani alti della mia testa però non avevano ancora trovato uno stimolo adatto per soffrire un po di più. Continuavano a pensare che era una giornata storta, che non andava niente e che sarebbe stato molto meglio ritornare indietro.

Provo però a reagire. “Forza Matteo”, mi dico. Qualcosa si smuove. Poi lungo il percorso incontro l’amico Marco Brambilla che era in giro ad allenarsi. Anche lui, come le gambe e le scarpette, inizia a spronarmi. Per 500m mi affianca facendomi aumentare il passo. La testa sembra sbloccata. Ora anche le gambe. E le scarpette ritornano a sorridere sgasando nel fango.

Pian piano riaggancio Buzzi, poi metto nel mirino Consolaro. Nel giro di 1-2 km lo raggiungo. Assieme ci diamo un po’ il cambio. Ma quando vedo in lontananza la sagoma di Grammatico e poco avanti quella del Bollini aumento ancora. Le scarpette non le tiene più nessuno. Il ritardo però è ormai enorme, oltre il minuto. Ultimi tratti di strada in salita e rettilineo finale dove concludo contento di essere stato capace di reagire.

“Bravo!” mi fanno le scarpette infangate sorridendo. “Grazie!” rispondo io sorridendo

CLASSIFICA (11,1 km):

UOMINI: 1° Giuseppe Bollini (41’40”), 2° Mattia Grammatico (42’10”), 3° Matteo Raimondi (42’50”), 4° Marco Consolaro (42’55”), 5° Luke Roberts (43’05”)

DONNE: 1° Elena Begnis (48’15”), 2° Eugenia Vasconi (48’36”), 3° Cinzia Lischetti (50’05”), 4° Marta Dani (50’38”), 5° Antonella Panza (51’16”)

Articolo di PlayBeppe

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