Trail della Brughiera e lo spicchio di luna

Matteo Raimondi Trail della BrughieraVizzola Ticino (VA) – 7 ottobre 2016 – Trail della Brughiera – 15 km – Ore 20.00

Se vi diranno che lo spicchio di luna mancante è un cono d’ombra non credeteci. Io li ho visti!

Era un venerdì notte, nei boschi della Brughiera, sulle sponde del Ticino. Eravamo partiti da poco dal campo sportivo. Una mandria notturna di 400 pazzi con la pila frontale ben piantata in testa e l’aria fredda che usciva dalle bocche. Dopo un primo km di asfalto nella luce offuscata dei lampioni ci siamo tuffati nel buio del bosco, in una dimensione parallela dove il nostro unico mondo era l’anello di luce frontale 5 metri avanti a noi e, alzando la testa, uno spicchio di luna in un nero cielo stellato.

Ben presto io e Cristiano Tara ci ritroviamo da soli a seguire la lucina della bici apripista. I sentieri iniziano a rimpicciolirsi, la traiettoria ad attorcigliarsi in un susseguirsi stordente di destra sinistra tra gli alberi e la sponda del fiume. Sembriamo due pugili alle prese con gli esercizi di elasticità con la sola differenza che al posto dei pugni sono i tronchi a venirci addosso. Ma non ci colpiscono e ci divertiamo. Solo due o tre volte siamo noi a finire addosso alla bici apripista tanto sono stretti e contorti i sentieri.

Il tempo passa senza neppure sentirlo. Il freddo sulla pelle. Il rumore del fiume. Terra e sabbia sotto i piedi. Ad una curva un po’ stretta vado dritto sulla spiaggia. Cristiano mi finisce addosso. Torniamo indietro due passi per rientrare nel sentiero quando sulla sponda alcuni sassi bagnati risplendono di una luce strana catturando la nostra attenzione. “Cos’è?” mi chiede Cristiano. “Sembrano… sono… non è possibile…”

Una decina di centauri stanno attraversano il fiume. Il più grosso di loro, al centro, trasporta sulle spalle un grosso oggetto ad arco illuminato. Un pezzo di luna… Lo spicchio di luna mancante! Sono quasi arrivati all’altra sponda quando uno di loro, probabilmente un centauro di guardia, torna indietro al galoppo schizzando l’acqua tutta attorno ai suoi zoccoli neri. Risale la riva fino ad avvicinarsi a noi che storditi ce ne stiamo li impalati. Senza dire una parola avvicina il dito indice alle labbra. Il messaggio è chiaro. Silenzio.

Silenzio ripetiamo noi mentalmente. E lentamente ci rimettiamo in moto lanciando un ultimo sguardo al centauro e alla luce sull’altra sponda ormai seminascosta dal bosco. Ben presto l’oblio invaderà questo ricordo ed i piedi riprendono a sfrecciare veloci tra sentieri, strade sterrate, radici da saltare, rami da schivare. Due o tre ponti sui canali scorrono sotto i nostri piedi. Non so bene in quale parte di mondo ci troviamo ma una volta che la strada si apre un poco provo ad aumentare il ritmo ritrovandomi presto da solo a correre nella notte.

Ancora 3 km e la voce dello speaker Daccò mi accoglie all’arrivo. “Hai fatto qualche incontro strano?”, mi chiede. “…no, credo di no”, rispondo io ricordandomi del dito indice del centauro.

CLASSIFICA (15,02 km):

UOMINI: 1° Matteo Raimondi (Atl. Palzola) 58’40”, 2° Cristiano Tara, 3° Stefano Bordanzi, 4° Luigi Pignatiello, 5° Antonio Rondinelli

DONNE: 1° Monica Moia, 2° Simona Lo Cane, 3° Raffaella Leonardi

FOTO di Arturo Barbieri

Trail della Brughiera Matteo Raimondi Trail notturno

Matteo Raimondi Podio Trail della Brughiera 2016

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