Buon ferragosto in ritardo a tutti

Raimondi Matteo Trail RunningIl cielo è coperto per metà. Sono sul balcone col mio cumputer. In lontananza si sente una televisione sintonizzata sulle olimpiadi. L’italvolley sembra che stia vincendo il primo set da come urla il vicino. E’ l’unico rumore in giro a parte qualche rara e stanca macchina in strada. Era da tanto che non aprivo il blog ma d’estate è mia abitudine abbandonarlo. Sono troppo innamorato del sole per perderne anche solo uno spicchio. Ma oggi il cielo è coperto e poi da qualche giorno sono fermo con la schiena e la spalla bloccate. L’occasione giusta per riaprire il computer.

La posta è stracolma, più avanti risponderò. Ora sono curioso di vedere qualche gare in programma. Non da subito però, più avanti, quando riprenderò. Il bello di quando sono obbligato a stare fermo in casa è che mi ritorna la voglia di macinar chilometri, di fare gare lunghe, cosa che appena ripartirò ad allenarmi nei prossimi giorni puntualmente scomparirà. Già lo so. Ma ora ho voglia di macinar strada. E immagino.

I primi giorni di agosto però ne avevo percorsi realmente di km. Per una settimana i sentieri liguri attorno a Sestri Sestri LevanteLevante erano stati il mio passatempo preferito. Uscivo la mattina presto quando il sole già cuoceva la pelle e poi il primo pomeriggio quando a cuocere erano anche le suole delle scarpe. Ma più caldo faceva e più silenzio per i sentieri trovavo. Neppure le cavallette osavano sfregarsi le ali per non rischiare di vedersele bruciare d’improvviso e le onde là sotto sciabordavano stanche sugli scogli anneriti. E io me la sudavo fino a che la terra e la polvere non mi nascondevano alla vista il colore delle mie gambe. Solo allora tornavo giù per il meritato riposo in mare.

La settimana finì e tornato a casa speravo già di zonzolare alcuni giorni in giro per le montagne ma la mia macchina mi boicottò abbandonandomi proprio nella settimana in cui tutte le officine si erano messe d’accordo per restare chiuse assieme. “Un sabotaggio in piena regola!” sentenziò Baba che aveva già sistemato il suo gilerino pesante nello zainetto. Ma la mia brumbrum non ne volle sapere e si lasciò aggiustare solo la mattina stessa in cui riprendevo il lavoro giusto in tempo di passare tutto il ponte di ferragosto (15 compreso aimè) tra le mura del lavoro.

Buon ferragosto in ritardo a tutti!

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