Casorate Sempione – La 3° del Winter

Cross Winter Challenge Casorate Sempione Raimondi Montanari PontiPortano vessilli sulla pelle mio signore“, gridò dalla postazione la formica vedetta. Il grosso dell’esercito era schierato appena dietro la collina. Alberi d’erba s’innalzavano ad oriente mentre un masso li nascondeva da ponente. “Il vento ci è favorevole”, sussurrò il comandante formica muovendo le antenne. “Se la sorte è dalla nostra non ci vedranno avanzare”.
S’innalzò sulle zampe, tirò in fuori il torace. Il sole gli risplendeva sulla nera corazza blumeggiando là dove una cicatrice gli attraversava l’occhio destro. Con una zampa ne perlustrò le profondità. L’aria puzzava di battaglia. Stavano arrivando!

Ansimavo già dai primi metri. Imballato nel gruppone calpestavo l’erba sconnessa dei prati cercando un varco per risalire. Facevo più fatica del solito, il fiato non si spezzava ma dovevo resistere ancora qualche curva. Attorno il calmo silenzio ritmato solo dal respiro del gruppo.

Attorno la terra tremava. La si sentiva fin nell’addome. “Non aspetteremo la nostra sorte!!” Gridò il comandante sopra le teste dell’esercito. Migliaia di toraci s’innalzarono al sole nel frastuono dell’attacco nemico. “Sguainate le mandibole. Che sia oggi. Che sia ora! Per il nostro domaniiii!!” Le antenne si piegarono al vento mentre la terra ribolliva da tutte le parti.

Resistere dovevo alla fatica. Perchè sta solo in quello il trucco. E dopo le prime curve il passo si allungò ed il respiro tornò ad ingrossare i polmoni. Nelle vene il sangue pompava ossigeno ed i muscoli se ne nutrivano affamati. Le canotte venivano raggiunte e superate. Stavo rimontando. Il prato stava per finire ed il bosco stava arrivando.

L’ondata passò conficcando le sue lame tra colline, massi e alberi d’erba. Bombe d’acqua salata esplosero dappertutto inondando la terra. Quaranta dei suoi furono spazzati via proprio davanti ai suoi occhi. Poi una frana lo catapultò nel vento in un turbinio di frastuoni. La cicatrice tornò a bruciare e l’occhio non vide altro che buio.

Il primo giro rotolò via diventando passato. Un’altro andava ancora vissuto. I chiodi afferrarono la terra. Il sudore colava negli occhi. Le canotte sventolavano nel vento.

Il comandante ripiombò a terra accanto ad una lunga lama appuntita abbandonata dal nemico. Era incrostata di fango.
“Sono passati mio signore…” La formica soldato si sosteneva solo su 5 zampe. Il comandante si guardò attorno. I segni della battaglia avevano sconquassato il suo mondo. “Torneranno?” chiese il soldato dopo un lungo silenzio. “Torneranno!” sussurrò il comandante

Fino a metà del secondo giro riuscii a risalire posizioni ma poi la fatica riprese possesso dei miei muscoli. Non mancava molto. Il bosco stava di nuovo arrivando.

“Stanno arrivandoooo!”

Il respiro mi rimbombava nelle orecchie.

“Ai vostri postiii!”

Una goccia di sudore mi bruciò negli occhi.

“Uniti miei prodiii!”

Ora

“Oraaaaaa!”

Ora

CLASSIFICA DI TAPPA:

UOMINI: 1° Giorgio Scialabba, 2° Andrea Elia, 3° Matteo Borgnolo.
DONNE: 1° Alice Rita Cocco, 2° Ilaria Bianchi, 3° Silvia Pento

CLASSIFICA GENERALE DEL WINTER 2015

UOMINI: 1° Giorgio Scialabba, 2° Gianluca Bello, 4° Yassine Fatmi, 4° Antonio Vasi, 5° Giulio Magliano
DONNE: 1° Ilaria Bianchi, 2° Ilaria Dal Magro, 3° Elena Begnis, 4° Silvia Marinoni, 5° Cinzia Lischetti

CLASSIFICA TAPPA, CLASSIFICA GENERALE, Articolo di Antonio Puricelli. FOTO di Arturo Barbieri e Antonini Foto

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