Pogno (NO) – Trail del Lago d’Orta 2013

1390603_10202253385126710_709675471_nIl vecchio gnomo del bosco li guardava passare. La pipa in bocca, il sedere ben piazzato su un ceppo di betulla usurato dal tempo e le mani appollaiate sul suo bitorzoluto bastone. Li osservava correre giù dalle scarpate e più li osservava più rideva nella sua lunga barba bianca. Dopo una lunga ora si alzò, si scrollò dalle spalle l’umidità e lentamente tornò alla sua casetta tra i castagni. “Che hai?” gli chiese la moglie vedendolo entrare sogghignando. “E che ci posso fare, son buffi…” rispose semplicemente appoggiando il bastone dietro la porta e sfregandosi le mani all’odore di una fumante zuppa di funghi.

Sabato 19 ottobre 2013 – Trail del Lago d’Orta organizzato dagli amici di Trail Running. Sono più di 800 gli atleti a riversarsi nel paesello di Pogno (NO) ben prima che la luna abbia finito il suo turno di guardia. Una buona comitiva è composta da atleti stranieri provenienti da una decina di stati diversi. Tre le distanze: la 80 km, la 55 km e la 22 km che correrò anche io.

Arrivo nel paese piemontese quando gli atleti della 80 km si stanno già arrampicando sul loro percorso da un bel po’. Ritiro il pettorale, saluto gli amici, guardo partire la 55km e mi preparo. Con lo zainetto in spalla mi sento sempre un po’ a disagio ma bisogna portarsi dietro il materiale obbligatorio. In compagnia dei colleghi di lavoro Mauro e Andrea ci scaldiamo verso la partenza. Alle 9.30 lo sparo. Ci aspettano 22 km su e giù per boschi, sentieri, scalinate per un totale 1.200m di dislivello positivo.

Il ritmo è da subito alto con Enzo Mersi (Atl Monterosa), lo svizzero Yvan Betrisey (Asics Team) e Ivan Camurri (Sky Team Valsesia) a fare l’andatura. Gli sto attaccato per 2 km lungo i sentieri che salgono ma poi perdo terreno e continuo col mio passo. Su e su e poi ogni tanto giù e poi ancora su con alle spalle Riccardo Borgialli (Team Salomon). Una scalinata bella tosta ci si presenta sotto i nostri piedi. Si sale a fatica e uno dei nani che deve averla scavata nella roccia spia dalle fessure dei gradini pronto a menar il suo piccone contro chi non osa ansimare nello scalare la sua creatura.

Le discese sono picchiate giù per i boschi lungo stretti sentierini da affrontare velocemente con spirito d’equilibrista. Qui perdo continuamente terreno dall’atleta della Salomon per poi riavvicinarmi in pianura o in salita. Passiamo dal Santuario dalla Madonna del Sasso che saluto con un cenno della mano ed un sorriso. Ma è di nuovo salita dura da mani sulle ginocchia bagnate. Su fin sui “Monti della Luna” nell’aprirsi del suo maestoso panorama sul Lago d’Orta.

E via ancora a faticare nel bosco per non staccarsi da Borgialli ma basta una discesa tecnica per ritrovarmi solo a dover interpretare la traccia del sentiero che quando affronti forte tra alberi e foglie non sempre riesco a decifrare in tempo. Più di una volta rallento o mi fermo per ritrovare la direzione giusta. Due o tre volte mi son venuti in aiuto gnomi e folletti ma l’ultima volta ci hanno pensato Raffaele Dalle Fratte (Insubria Sky Team) e Massimo Brunelli (Atl. Ossolana) che da dietro mi hanno ripreso. Mi metto alla loro ruota e di nuovo giù in picchiata. In qualche tornante mi è capitato di intravvedere dietro il tedesco Hauser e lo svizzero Moos.

Si scende forte fino a Pella, lambendo le acque del Lago d’Orta. Siamo intorno al 15° km. Qui è il mio terreno e non me lo faccio ripetere due volte. In breve tempo distacco Dalle Fratte e Brunelli, raggiungo l’atleta della Salomon e proseguo col mio ritmo. Dopo poco mi giro e non ho dietro nessuno fin dove l’occhio può vedere. Ed eccola la scalinata. Talmente ripida verso il cielo che a ripensarla mi viene ancora il torcicollo… Ma si sale senza pensarci perchè si sa che finirà e a breve sarà solo un ricordo per proseguire su strade e sentieri.

Un’occhiata al garmin e non manca molto all’arrivo, son stanco ma siamo già al 19° o 20° km. Una signora mi dice “Ecco il terzo“. Alzo lo sguardo e vedo a 30m da me Ivan Camurri che arranca lungo una salita. Bene! Si prova a salire sul podio

… ma c’è un bivio… forse son talmente stanco che non vedo segnalazioni. Non vedo più neppure il terzo. Destra o sinistra… a destra ci sono i segni arancioni. Si va di là. Si. Riprendo a correre… a correre… a correre… e la fatica è sempre più pesante sulle spalle… ed iniziano a venirmi i dubbi e la stanchezza mi fa vedere uno gnomo seduto sul suo ceppo di betulla usurato dal tempo che ride nella sua lunga barba bianca. Ma io  continuo a seguire i segni fino a che mi ritrovo in un paesino sperduto. Guardo il Garmin e segna 23,5 km… Mi fermo perchè ho già capito… Abbasso la testa. E tutta questa mia fatica a cosa è servita…” Dal bosco il bitorzoluto gnomo se la ghigna. “Si si, siete proprio buffi voi uomini…” E io lo guardo e non rispondo. E lui continua: “Buffi… e anche un po’ tonti.” Si fa una tirata di pipa fissandomi bene. “La fatica non è mai sprecata. Serve sempre e se non serve servirà! Si, si, servirà“. Alzo le spalle. Poco più in là vedo un contadino. “Da qui non pasa mia la gara!” mi grida. “Lo so, è che cercavo funghi…“, gli rispondo prima di chiedergli per Pogno. Mi indica una strada asfaltata. La prendo ed è ancora salita e poi discesa ma il correre ormai fuori gara mi fa passare in fretta la delusione. Va be, tanto non è la prima ne sarà l’ultima volta. Buffi, si, e anche un po’ tonti.

Arrivo al traguardo da un’altra strada dopo 26 km quando sta ormai arrivando il 14° classificato. Non passo sotto lo striscione perchè ho sbagliato percorso e non mi sembra giusto. Poi scoprirò che ho sbagliato prendendo forse il percorso dell’andata a meno di un km dal traguardo quando ormai c’era solo d’arrivare…

Vado a recuperare mio padre che ha le chiavi e che mi aspettava su lungo il percorso e nel mentre incito chi arriva tra cui la prima donna Cecilia Mora. Poi grandissimi i miei colleghi Mauro Colombo e Andrea Bruna che terminano la loro corsa in meno di 3h ed in 146° e 149° posizione!

Ma è già ora di scappare perchè nel pomeriggio c’è da lavorare per preparare e correre la 1° Staffetta Sunset Run di Gerenzano.

CLASSIFICA 22 KM:
UOMINI: 1° Enzo Mersi (Atl Monterosa) 1h45’16”, 2° Yvan Betrisey (Asics Team) 1h46’08”, 3° Ivan Camurri (Sky Team Valsesia) 1h53’58”, 4° Riccardo Borgialli (Team Salomon) 1h56’27”, 5° Raffaele Dalle Fratte (Insubria Sky team) 1h57’01”
DONNE: 1° Cecilia Mora (Valetudo Sky Running) 2h13’31”, 2° Judith Trunschke (GermanTop Team) 2h14’17”, 3° Annalisa Diaferia (Team Bikeadventurest) 2h21’31”

Classifica della 22 KM55KM e 80 KM

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Foto di Julia Baykova 1, Julia Baykova 2, Julia Baykova 3Julia Baykova 4Fabio RovellottiCarlo QuarettaHerbert LorenzoniTrail Lago d’Orta e altre ancora in giro per il web

Foto: passaggio da Alzo di pella (by Valerio Leonardi)

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7 Risposte a “Pogno (NO) – Trail del Lago d’Orta 2013”

  1. Mitico, ho rivissuto la gara che feci due anni fa nel tuo racconto!!
    Bravissimo, nonostante lo gnomo ti abbia teso un tranello…

  2. Matteo, sfortunato ma sportivissimo come sempre.
    Io facevo la 50km ero attardato e mia superato come una freccia al bivio 55/22.(mi sono ritirato al primo cancello dopo 4 ore)

  3. lo gnomo ha fregato anche me ma ero piu’ indietro e in piano … 😉 adesso pero’ gli o chiesto un nocino a 40 gradi per l’inverno come rimborso.. 😀

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