P. Campo – Alpe Veglia – Ghiacciaio d’Aurona

Martedì, come ormai sapete, è il mio giorno libero e mi piace alternare allenamenti in montagna con gli amici ad allenamenti solitari. Martedì scorso avevo affrontato di corsa la salita Bregazzana-Monte Martica in compagnia degli amici Ilaria, Mauro e Andrea; oggi invece mi ispirava un allenamento in salita un po’ più lungo ed in solitudine.

La Salita Ponte Campo (San Domenico di Varzo) – Alpe Veglia – Ghiacciaio d’Aurona è un’ascesa di 8,3 km per quasi 1000m di dislivello completamente immersa nella natura e all’ombra delle alte cime che delimitano il confine Italia-Svizzera.

La macchina la si lascia nel prato di Ponte Campo (1320 m s.l.m.) che si raggiunge oltrepassando prima Varzo (VB) e poi San Domenico (VB). Da qui parte la mulattiera che porta fino all’ingresso dell’Alpe Veglia. Il primo tratto di 2,5 km è lastricato e bello tosto e dai 1320m s.l.m. di Ponte Campo sale ai 1730m s.l.m. della Cappella del Cropallo. La pendenza a volte fa quasi capottare e si vorrebbe smettere di correre ma con un passo corto e regolare si riesce a sorpassare la difficoltà. Il secondo tratto della mulattiera è un falsopiano in terra corribile che conduce all’ingresso dell’Alpe (3,6 km dalla partenza). Oggi in questo tratto ho incontrato una decina di vacche che scendeva in valle per la transumanza.

L’ingresso in Alpe è sempre suggestivo sopratutto se avviene in settimana quando si è complemanete soli. Ci si sente i padroni della valle. Correrci poi non ha parole. Le vette innevate tutte attorno sembrano sorreggere il cielo che oggi è di un blu stupendo. Correndo sfilo il telefonino dallo zainetto (anche perchè mi squillava ma da qui in poi non ci sarà più campo) e scatto alcune foto. All’interno dell’Alpe Veglia c’è un anello sterrato in piano di 3-4 km che collega tutte le baite e che avevo già affrontato di corsa durante il campionato Regionale di Corsa in Montagna di luglio. Io tengo la sinistra e dopo circa 1,3 km di pianura raggiungo il Rifugio Monte Leone in ristrutturazione. Da qui (4,9 km dalla partenza) inizia il sentierino che porterà verso il Ghiacciaio d’Aurona e verso la retrostante Svizzera.

In 3,4 km si sale di circa 550 m di dislivello. Qui i rododendri fanno da padrone con il loro odore ed i loro colori. Di notte deve aver nevicato perchè la piana che sale è velata di neve e nei sentierini stretti si sprofonda dentro fino alla caviglia. Ma oggi c’è un sole spettacolare e quando ritornerò indietro la bianca neve avrà di nuovo lasciato il posto al verde dell’erba settembrina. Salendo si può ammirare la sagoma del Monte Leone che sulla sinistra s’eleva con i suoi 3500m di altezza.

Oltrepassate le ultime asperità si spunta nei Prati d’Aurona con i suoi 2200m s.l.m. Qui di solito pascolano gli stambecchi ma oggi stranamente non ne vedo neppure uno. Proseguendo avanti si entra nell’anfiteatro Morenico del Ghiacciaio d’Aurona con la sua piana di terra e massi erratici solcata da un leggero fiumicello glaciale oggi orlato di bianca neve. Ai piedi del ghiacciaio ormai sommerso in gran parte dai detriti glaciali (2270m s.l.m) termino la corsa in 1h05′. Sotto trovate la cartina e l’altimetria del percorso. Per ingrandirla cliccateci sopra. Se volete ecco alcune FOTO che ho scattato oggi.

Ecco alcuni dati:

  • Lunghezza salita: 8,3 km
  • Fondo: inizialmente mulattiera lastricata, poi mulattiera sterrata ed infine sentiero di montagna
  • Quota di partenza: 1320 m slm
  • Quota di arrivo: 2270 m slm
  •  Dislivello: 950 m
  • Pendenza media: 11,4%
  • Tempo di percorrenza correndo: 1h05′
  • Scarpe: A5 (Scarpe da Corsa in Montagna)

 

 

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5 Risposte a “P. Campo – Alpe Veglia – Ghiacciaio d’Aurona”

  1. Che bei posti. Grazie per la descrizione. Il primo fine settimana libero ci andremo… camminando però 🙂

  2. Ciao Matteo,
    io l’estate la passo a San Domenico, e spesso vado a correre su per la strada del Veglia…… tu con estrema semplicità , arrivi di corsa sotto il ghiacciaio Aurona !!!!!! non ho parole, la prossima volta vengo anche io….parto con un oretta di vantaggio 🙂 Complimenti.
    Ciao
    Cristian

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