Donne – Il diritto di non aver paura

“Chiedo il diritto di non aver paura. Chiedo il diritto di non smettere di correre“.

Questo è il grido che domenica prossima 9 novembre s’alzerà dalle sponde del Naviglio Grande a Milano dove centinaia di donne e uomini correranno e cammineranno insieme per manifestare solidarietà a Irene, aggredita vigliaccamente su quelle stesse sponde alcuni giorni fa mentre praticava la sua corsa. E sarà una marcia per accendere i riflettori sul tema della sicurezza, non solo di quel tratto di alzaia, ma di tutte le strade su cui le donne hanno il diritto di correre senza doversi sentire in pericolo.

Perchè la paura ingabbia il più grande dono che è stato dato all’essere umano, la libertà. Libertà di poter attraversare il mondo, di poter correre senza dover subire il terrore di essere violata nel proprio corpo o nel proprio spirito. Questa libertà non è stata creata perchè ne goda solo metà dell’essere umano, ma piuttosto la sua totalità, donna compresa.

Questa marcia è il grido delle donne. Ma che senso avrebbe se l’uomo non si fermasse un momento ad ascoltarlo? Sarebbe un grido muto. Quindi questa marcia non è per la donna ma è per l’uomo perchè apra bene le orecchie, perchè ascolti il grido e valuti il suo comportamento e mediti che violenza non è solo quella fisica, e mediti che violento nessuno nasce ma lo si diventa a piccoli passi e a piccoli gesti. Questo medita uomo.

La marcia “Donne senza paura” partirà domenica 9 novembre 2014 dalla Canottieri Milano (Alzaia Naviglio Grande, 160) alle ore 12.00 per raggiungere la fontana dell’ex area Pozzi, luogo dell’aggressione. Circa 3 km da affrontare di corsa, camminando o in bici

Tutte le informazioni le trovate sulla pagina dell’evento Donne senza Paura

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