Solbiate – Spring in Sport Circuito Le Robinie

18 maggio 2012 – Solbiate Olona (VA).  Non so gli altri ma ieri sera io mi son veramente divertito a battagliare con l’amico Marco Brambilla ma sopratutto a disegnare improvvisando sul momento il percorso della 2° Spring in Sport Circuito Golf Le Robinie!

Ero andato a Solbiate Olona con l’intenzione di corricchiare perchè questa sera gli amici della Salus mi hanno invitato a gareggiare a Gerenzano (VA) e non volevo stancarmi più di tanto. Ma si sà che lo spirito agonistico morde non appena sente odore di battaglia e sudore. E poi alla partenza c’era l’amico di tanti duelli passati Marco Brambilla e allora quale occasione per testare la mia condizione!

Con un po’ di ritardo verso le 20.30 si parte e ci si tuffa da subito nello splendido scenario del Golf Le Robinie. Colline verdeggianti, laghi illuminati dal sole morente, salici piangenti solitari, bunkers sabbiosi in lontananza ed un bianco lungo nastro  sterrato srotolato tra i verdi green. Ed è proprio su questi tratturi ondulati che si svolgeva la gara.

Partiamo relativamente tranquilli ma nel 2° km io e Marco Brambilla aumentiamo il ritmo riprendendo e superando i primi fuggitivi. Ed è uno spasso spingere forte su questi sterrati ondulati e mai piatti con un sole rosso a guardarci in faccia dall’orizzonte e l’erba verde a delimitare il nostro campo di battaglia. Era da tanto che non ci entravo più in questo golf, dai tempi in cui in compagnia di Caldiroli e Sara De Martini ci intrufolavamo clandestinamente percorrendo di corsa alcuni tratti per poi essere riaccompagnati fuori, a testa bassa, dalle guardie in macchinetta bianca.

Al 2° km abbiamo già un bel margine sui bravi inseguitori Pallaro, Poletto e Beltrami. Vantaggio che aumenterà sempre più col passare dei km. Ma al secondo km e mezzo arriviamo ad un bivio e l’apripista in bici è fermo indeciso sul percorso da prendere e per di più con una ruota bucata. “Dove andiamo?” grida Marco. Non ricevendo una risposta prendo io l’iniziativa: “Si va dritti!” Ed inizia il vero divertimento.

La prima scelta del percorso è giusta perchè troviamo appena dopo il cartello del 3° km. Marco aumenta ancora il ritmo e io seguo a 10m non mollandolo. Altro bivio incustodito e davanti Marco grida ancora: “Dove vado?“. “A sinistra“, gli rispondo in corsa e di li si va, sempre a tutta ma con l’incertezza di aver fatto la scelta sbagliata. Dall’altra parte della valletta vedo la carovana del gruppo allineata ed è uno spettacolo. Controllo il distacco dagli immediati inseguitori e si aggira intorno ai 300m. Ma non c’è tempo di guardarsi attorno perchè c’è di nuovo da decidere. Strada a sinistra secondaria e strada principale a destra.

Vai dritto Marco“, gli grido da dietro visto che nell’indecisione si prende sempre quella più larga. Peccato che questa volta non sia così. Dopo 500m e dopo che un coniglio ci ha tagliato la strada sbuchiamo nel bel mezzo di un green con l’erba soffice sotto i piedi ad accarezzarci le suole. E adesso? Scollinati dal green si ritorna sul sentiero percorso 1km prima dove il gruppo sta scorrendo tranquillo nella sua gara. “Scendiamo là e torniamo verso il traguardo“, dico a Marco. Però prima rallento un po’ e lascio di nuovo andare avanti Marco di quei 20 m che aveva prima di fermarsi per l’indecisione. Poi ritorno ad inseguirlo divertito perchè era la prima volta che mi ritrovavo a  disegnare il percorso di una gara tanto più che da dietro, staccati di 400m, gli inseguitori stavano percorrendo anche loro il nostro stesso tracciato. Chissà che bello quando anche loro si ritroveranno ad attraversarte il green (però non diciamolo troppo ad alta voce che se ci sente il proprietario del Golf ci mazzula tutti eheh).

Sorpassando tanti amici e scherzando con alcuni di loro sul fatto che il percorso siamo noi a disegnarlo, con Marco ci involiamo verso il traguardo decidendo ancora una volta il bivio da prendere staccandoci dal resto del plotone che ancora avrebbe dovuto attraversare il famoso green. Arriviamo al traguardo tra il tifo degli amici. Ma non è ancora finita. Il percorso prevede che ci sia ancora un giro di 1,5 km da percorrere. Ci mandano a sinistra e giù a spingere con Brambilla preda ed io cacciatore. Il distacco sempre di 30m ma se non ci fossero stati così tanti imprevisti penso che sarebbe stato più ampio.

Ma… Altro bivio incustodito e altra indecisione. Marco si ferma. Destra o sinistra? “A sinistra“, gli grido riprendendolo e di nuovo ritorniamo sul tracciato percorso 1,5 km prima che riporta all’arrivo. Io mi fermo ancora una volta per ridare il vantaggio a Marco di quei 30 m che aveva prima della sua sosta e poi di nuovo riparto ad inseguirlo nell’ultimo tratto dove supero ed incito Scilla Tonetti e Francesca Barone che arriveranno al traguardo appaiate in 2° posizione dietro a Marta Lualdi.

All’arrivo però ci accorgiamo che solo io e Marco abbiamo percorso l’ultimo giro da 1 km e mezzo perchè tutti gli altri, dal 3° in poi, si erano già fermati un po’ arrabbiati al primo passaggio sull’arrivo. Però non mi ero mai divertito così tanto in una gara e fa niente se l’organizzazione ha sbagliato in qualche cosa. Vorrà dire che l’anno prossimo farà meglio! Comunque tra strade azzeccate e bivi sbagliati alla fine io e Marco i nostri 7,2 km dichiarati alla partenza ce li siamo fatti tutti eheh. Ecco il PERCORSO del mio GPS

CLASSIFICA (7,20 km)

UOMINI: 1° Marco Brambilla (Atl. San Marco) 23’50”, 2° Matteo Raimondi (Atletica Palzola) 23’55”, 3° Roberto Pallaro (Atl. San Marco), 4° Enzo Poletto (Atl. San Marco), 5° Manuel Beltrami (Gazzada Schianno)

DONNE: 1° Marta Lualdi (Pro Patria ARC Busto), 2° a pari merito Francesca Barone (Atl. Casorate) e Scilla Tonetti (Runners Olona)

Le foto saranno a breve disponibili sul sito di AndòCorri e altro ancora sul SITO della gara

Foto: premiazioni maschili (by Enrico Chiappa), premiazioni femminili (by Antonio Capasso) e traccia del percorso che abbiamo fatto io e Marco

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6 Risposte a “Solbiate – Spring in Sport Circuito Le Robinie”

  1. Leggendo il tuo bell’articolo e poi i commenti lasciati sul sito di Capasso si capisce che oltre ad essere un campione sei anche un grande uomo sempre pronto a giustificare gli errori degli altri. Spizzi gioia di correre da tutti i pori! In bocca al lupo per il Varesotto e per le tue “battaglie” con Brambilla
    Giulio

  2. Ciao GRANDE MATTEO,
    Ieri sera ero presente alla manifestazione, fin dal mio arrivo si ė capito che l’organizzazione non era delle più rodate, e quindi ho deciso di non fare caso alle possibili problematiche !! Nonostante tutto mi sono divertito tantissimo a tirare la mia piccolina sulla distanza dei 300 mt e poi correre con un paso ” lento” in uno scenario tutto da gustare non ha prezzo !!!! Ma la cosa più bella ed emozionante sono stati gli ultimi cento metri trainato da Martina e Veronica le mie due piccole !
    Un grosso in bocca al lupo per il Varesotto e quando passi da San Domenico avvisami cosi ci beviamo un caffè !!!!! Per me correre con Te ė fantascienza !!!!
    Ciao
    Cristian

  3. Diciamolo che è tutta colpa di un certo Matteo Raimondi che si è divertito a portarsi dietro per le buche del campo da golf tutto il plotone di corridori puahaha 😛
    Sei un grande Matteo e non solo nella corsa. Sempre il numero 1 con un sorriso per tutti dal primo all’ultimo. Unico

  4. Ahahaha… in effetti è colpa mia per le variazioni del percorso “orienteering” però che divertimento scegliere dove andare correndo comunque a tutta in compagnia di Marco e salutando i tanti amici che man mano ritrovavo sul percorso 🙂
    Complimenti Cristian!
    Grazie Anna e Giulio 😉

  5. E’ stato un immenso onore vederti sfrecciarmi di lato quando siete rientrati nel gruppo. Tifo sempre per te grande!!

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