Atl. Palzola 2° ai Regionali di Montagna

10 luglio 2011 – Dopo quasi 30 anni di assenza ritorna la corsa in montagna San Domenico – Alpe Devero – San Domenico, valida oggi come seconda prova del Campionato Regionale Assoluti di Corsa in Montagna. E non solo il panorama era mozzafiato ma anche il percorso con i suoi 14,6 km (vedi altimetria).

Il clima del pregara è tipico delle corse in montagna con la sua calma e la sua amicizia. Alle 10 si parte. Gli uomini da San Domenico (VB) e le donne e gli Juniores da Ponte Campo. Noi dell’Atletica Palzola puntiamo in alto con Francesco Bianco, Paolo Proserpio, Emanuele Angotzi, Maurizio Rachelli, Mauro Zonca, Emanuele Fava D’Alberto, Elisa Masciocchi, Roberta Giacometti ed io. Anche Paolo Boneschi avrebbe voluto esser della partita ma un problemino al ginocchio lo ha tenuto fermo ai box.

I primi 2 km sono in discesa, su asfalto, dai 1450m di San Domenico giù verso i 1350m di Ponte Campo. E mentre li percorriamo penso che fra un’oretta circa ci toccherà risalirli e con tutt’altra fatica. Siamo ancora tutti in gruppo quando inizia la temuta mulattiera che con i suoi 3 km porterà all’ingresso dell’Alpe. E le pendenze son fin da subito dure. Il percorso lo conosco da anni perchè spesso vengo qui a camminare ma correrci sopra ha tutto un altro fascino. Si sale sbuffando, sudando, soffrendo, ognuno col suo passo. Il quartetto composto da Bianco, Gallo, Scrimaglia e Gramegna inizia ad avvantaggiarsi. Poi subito dietro Proserpio, Torello Viera, Cantanna, Giordanengo. Poi io. La coppia degli amici Rossi e Martinella mi passa e va a riprendere il gruppetto allungato di Proserpio & compagni.

Ed i tornanti s’impennano e mani invisibili sembrano attorcigliarsi attorno alle nostre cosce facendole soffrire. Ma si prosegue ugualmente col sudore che cola sulla faccia e inizia a far bruciare gli occhi. Alzo la testa e li vedo ancora tutti in fila là davanti. Il quartetto in fuga a 200m e gli altri allineati a pochi metri da me, anche loro a soffrire sulle dure rampe. E poco più in alto, al termine della salita, una muraglia di persone dalle maglie colorate ad aspettare il nostro passaggio. Sembra di essere in un tappone ciclistico.

Dopo quasi 5 km si raggiunge la cappelletta che annuncia il termine della salita più dura e tra gli applausi della gente ci buttiamo nel tratto di falsopiano. Circa 1 km che introdurrà all’Alpe. Qui so che è il mio momento. In breve tempo recupero e supero chi mi sta davanti: Rossi, Prolo, Giordanengo, Torello Viera, Cantanna e mi lancio all’inseguimento del compagno di squadra Paolo Proserpio col solo Martinella a restare a ruota. Nel frattempo incrociamo i primi Juniores (col fortissimo Damiano Belotti) e le prime donne (con la bravissima Elisa Maschiocchi che è transitata per prima in cima) che stanno già tornando indietro dopo aver raggiunto la Porteia, loro punto di ritorno. In breve tempo anche noi raggiungiamo il cancello che immette in Alpe Veglia… e la vista spazia sulla piana coi suoi 1750m di altezza. Qui non c’è quasi nessuno a vederci se non le immense cime che cerchiano l’Alpe. E nonostante son impegnato a tenere alto il ritmo non posso fare a meno di gustarmi il silenzio e la bellezza del luogo. E mi gusto anche da spettatore l’andamento della gara. So che alcune ore dopo dovrò scrivere l’articolo su questo blog e allora mi concentro anche a guardare i primi e l’ampiezza dell’Alpe non può che aiutarmi. Davanti sono via in 2: Gallo e Scrimaglia. Staccato di 150m segue Gramegna. Poi, altri 150m dietro c’è Francesco Bianco. Dopo altri 150m segue in 5° posizione Proserpio. Io sono 6° a 20m dal compagno di quadra intento a riprenderlo e nello stesso tempo intento ad avvantaggiarmi su tutti gli altri amici dietro.

Il giro della piana e abbastanza lungo, quasi 5 km, ma non mi lamento visto che mi trovo perfettamente a mio agio. Anzi, inizio a credere di poter rientrare su Paolo e poi magari anche su Bianco per formare un terzetto Palzola da Paura. So che stiamo facendo un garone. Al 9° km si esce dalla Piana e dopo un altro km di leggeri saliscendi riprende la discesa, e che discesa! Siamo sullo stesso percorso che abbiamo affrontato nel salire. Ma visto dall’alto si nota tutta la sua ripidità e i suoi strapiombi! Sono ancora fiducioso, devo solo saper resistere al rientro dei discesisti ed è fatta.

Ma resistere agli specialisti delle picchiate non è semplice. Dopo i primi 500m sento arrivare passi da dietro. E’ il fortissimo discesista Michele Rossi che mi prende e a doppia velocità mi sorpassa andando a riprendere anche Proserpio nel giro di mezzo minuto. Poi è la volta di Fabio Cantanna che mi riprende e mi stacca. Nonostante in discesa non vado riesco però anche io a recuperare una posizione superando Gramegna. 3 km a tutta su pendenze proibitive, su lastricati, con alcune curve affrontate sul bordo del precipizio. Alla fine termino la discesa più stanco ancora della salita. E riprende l’ascesa. Dopo 13 km di gara ci aspettano ancora 2 km all’insù.

Il cambio di pendenza lo pago enormemente e ci vogliono almeno 200m prima che ritorno a far girare bene le gambe. Ora si soffre nel provare a  riavvicinarmi a Proserpio e Cantanna che sono a vista avanti a me 50 m. E’ una lotta con la voglia di far riposare il corpo. Manca un km. Non ci fanno continuare sull’asfalto ma ci mandano su un sentierino sulla destra di nuovo in discesa. Si guadano dei fiumicelli e poi ultima fatica ancora su, lungo un sentierino prima in erba e poi in terra. Un muro! Sopra vedo Proserpio e Cantanna. Io sono veramente alla frutta e alterno il corricchiare alla camminata veloce. Anche Rossi è alla frutta e sta perdendo posizioni su i due avanti. Provo a forzare per recuperarlo ma l’ultimo tratto del sentierino su ciottolato è un calvario. Poi si ritorna sull’asfalto per gli ultimi 200-300m di corsa fin sull’arrivo dove alcuni amici ed Elisa mi fanno il tifo.

Alla fine giungo 7° in 1h03’30” e 1° di categoria. E nonostante il mio primo pensiero dopo l’arrivo sia stato quello di non far più gare in montagna poi, passata la stanchezza,  mi è ritornata subito la voglia di rigettarmi in mischia visto che giorno dopo giorno vado sempre meglio!

Come squadra raggiungiamo uno strepitoso 2° posto dietro la Caddese perdendo la vittoria per soli 14 punti. Sarebbe bastato anche solo uno Jr che avesse corso e saremmo stati primi. Ma ecco la classifica:

UOMINI (14,6 km): 1° Paolo Gallo (Atl. Giò 22 Rivera) 59’53”, 2° Mattia Scrimaglia (ASD Bognanco) 1h01’06”, 3° Francesco Bianco (Atl. Palzola) 1h02’09”, 4° Paolo Proserpio (Atl. Palzola) 1h02’45”, 5° Fabio Cantanna (Atl. Giò 22) 1h02’57”, 6° Michele Rossi (GSA Valsesia) 1h03’17”, 7° Matteo Raimondi (Atl. Palzola) 1h03’30”. Poi 8° Sergio Prolo (GSA Valsesia), 10° Carlo Torello Viera (GS Ermenegildo Zegna), 11° Stefano Trisconi (ASD Caddese), 12° Marco Martinella (ASD Caddese), 13° Alberto Gramegna (ASD Caddese), 14° Mauro Uccelli (Genzianella), 23° Emanuele Angotzi (Atl. Palzola), 53° Mauro Zonca (Atl. Palzola), 60° Maurizio Rachelli (Atl. Palzola), 89° Emanuele Fava D’Alberto (Atl. Palzola)

DONNE (8,8 km): 1° Mina El Kannoussi (Atl. Saluzzo) 48’13”, 2° Eufemia Magro (ASD Dragonero) 48’28”, 3° Cinzia Passuello (Vittoio Alfieri) 49’07”, 4° Laura Pagani (ASD Caddese) 49’40”, 5° Elisa Masciocchi (Atl. Palzola) 49’59”. Poi 16° Roberta Giacometti (Atl. Palzola)

JUNIOR MASCHILE: 1° Damiano Belotti (ASD Caddese)

JUNIOR FEMMINILE: 1° Gloria Grossi (Runner Team 99)

Ecco la CLASSIFICA COMPLETA. Il video di Franco Rancati nei prossimi giorni lo trovate QUI. Altro ancora sul sito della manifestazione.

Foto: la premiazione di categoria (by Maurizio Rachelli)

 

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8 Risposte a “Atl. Palzola 2° ai Regionali di Montagna”

  1. Bravo Matteo!…complimenti anche al Palzola per la vittoria (con tempo da fantascienza…!!) di Diego alla Armeno – Mottarone di domenica! gara altrettanto stupenda da me fatta con risultati un pò più scarsetti..eheh
    ciaooo
    Luca

  2. se ho fatto bene i conti è salito con una media di meno 4’30” al Km…930 D+..!! 🙂

  3. Ciao Matteo,
    complimenti per la prestazione!! San Domenico e il Veglia sono come casa mia li conosco benissimo e conosco altrettanto bene la fatica che si fa a correre su per il Veglia, anche io quando arrivo a casa dico “questa giuro è l’ultima volta” ma il giorno dopo sono ancora li mordere la salita….. I miei ritmi sono decisamete inferiori ai tuoi. Tu sei un vero atleta, io un po meno.
    Ciao da Cristian del Betti’s grup run

  4. Ciao Luciano, ma lo sai che adesso che mi ci fai pensare anche io ho vaghi ricordi di una gara a San Domenico quando avevo si e no 4-5 anni e andavo in vacanza lì.

    Grazie Luca, Max, Fabio e Cristian 🙂

  5. Ciao Matteo..complimenti a tutti voi per la vs ottima prestazione…purtroppo devo fare una piccola osservazione…perche’ nn vi siete organizzati meglio…portando con voi anche tiozzo,vasi e diego…hanno fatto anche loro una gara in montagna, ma di poca importanza.. credo che i campionati regionali di montagna siano piu’ importanti..per la prossima gara cercate di sentirvi e organizzare meglio la spedizione…ciao omar

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