La giustizia dei regolamenti

Da sito dell’amico Fabio Caldiroli vi giro il suo sfogo contro una Federazione che non rispecchia più i valori e la passione di noi podisti:

Credo che l’Atletica Italiana sia arrivata ad un punto di non ritorno a causa ignoranza di alcuni addetti ai lavori, che per necessità di farsi sentire o per loro convinzione (il che è ancora più grave) redigono dei regolamenti che stanno portando alla disfatta dell’atletica italiana.

In particolare mi riferisco ad un evento che (non) si è svolto venerdì 8 aprile a Solbiate Olona (va) e previsto dal calendario regionale come gara B, queste diversificazioni non le comprendo se non per far spendere ancor più soldi ai poveri organizzatori che hanno già difficoltà a raccogliere i premi, figuriamoci i soldi! Lasciamo correre la gente che vuole correre senza limitazioni inutili (o utili solo alla federazione per incassare più soldi).

Veniamo al caso. Lunedì 4 aprile mi telefona un mio caro amico e mi informa che c’è una gara a Solbiate Olona dentro al Golf Club Le Robinie di 10 km, io stupito chiedo se è sicuro e mi risponde che l’evento è certo.

Cerco la gara sul calendario regionale lombardo e trovo quanto segue:

08-APR  VEN SOLBIATE OLONA (VA)
Centro Le Robinie
CORSA SU STRADA km 10
Ore 18.30   Ritrovo
STRADA  Rb
Aut. CRL n. 004/11
ISCRIZIONI
SOLO ON LINE
Vedere procedura pagg. 2 e 3
DA INVIARE ENTRO LE ORE 22.00  DI  MERCOLEDI’  06 APRILE
NON saranno accettate iscrizioni sul campo di gara
Regolamento approvato dal CRL il

Iscrizioni solo on line? Impossibilità di iscriversi sul campo gara? Ma cos’è un Campionato Italiano?

Giovedì leggo sul sito della fidal lombardia che le iscrizioni sono state prorogate sino al giorno della gara e ….solo uno stupido non avrebbe capito che la motivazione era unica: non c’erano iscritti!

Si trattava di una corsa su strada! la gente vuole correre, rilassarsi e divertirsi! Chi vuole decide il giorno stesso di andare a fare una corsa nel campo da golf anziché sulla strada DEVE POTERLO FARE! Basta con queste restrizioni che non servono se non a far svogliare gli atleti (amatori o non) a farsi una corsetta rilassante in compagnia. Chi fa i regolamenti deve essere competente un tecnocrate non una persona che non ha mai messo le scarpe per farsi una corsa.

E’ ora di finirla che chi detta le regole non conosce minimamente le esigenze dell’atleta/podista.

Risultato della gara: 8 partenti!! Ora ditemi voi che soddisfazione hanno avuto gli organizzatori e gli eventuali sponsors?

Chiudo questa riflessione con l’augurio di trovare qualche sostenitore (e anche  critico) per poter rallentare la continua procreazione di norme e regolamenti devastanti.

Fabio

 

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