Bogogno – Dure così mi piaccion le gare!

Adoro le gare dure, nervose, muscolari, strabordanti di atleti forti con cui confrontarsi e da cui imparare umilmente il mestiere, dove perfino il tempo, o meglio dire il maltempo, gioca le sue carte per rendere queste competizioni ancora più rudi, più esaltanti. Vere battaglie di lealtà dove più si soffre e più ci si esalta, dove si condivide il gelo ed il fango, dove si ride nonostante l’affanno per attraversare divertiti tratti fangosi il più velocemente possibile giocando con Signora Instabilità. Son gare che chi non conosce il mondo della corsa dovrebbe venire a valutare, scrutare, capire e vedendo il fango sulle gambe, il gelo sulle mani, la soddisfazione degli arrivati, le delusioni degli sconfitti, la sofferenza degli sguardi innamorarsi anche lui di questo mondo. E la gara di Bogogno di domenica scorsa, almeno per me, è stata una di queste.

Il parterre è di quelli stellari sia in campo maschile che femminile con numerosi atleti italiani di alto livello affiancati ad atleti stranieri. E saranno proprio gli atleti africani ad avere la meglio alla fine della gara piazzando ben 7 atleti nei primi 10 arrivati! Ma a livello femminile è l’Italia con Daniela Paterlini ed Elisa Stefani a lasciarsi indietro le atlete della Romania.

La gara, di 13 km e giunta alla sua 5° edizione, è in memoria di Gian Pietro Cossu, carabiniere ucciso a Bogogno nel 2005 mentre portava soccorso ai cittadini feriti da un folle armato di fucile. E proprio sotto lo sguardo dell’arma dei carabinieri (tra cui i compagni di squadra Maresciallo Bessone e Fanchini) alle 9.30 si parte. Ed è subito ritmo alto col plotone che si allunga. Dopo 500m c’è un tratto di 150m completamente infangato a causa delle piogge dei giorni scorsi e dove stare in piedi è una bella sfida ma aiuta a rilassare la testa e a parlottare divertiti, sempre che si riesca viaggiando a 3’00”-3’10” al km, tra di noi. Senza grandi problemi lo si supera e si entra in quell’affascinate cordone bianco che si snoda nel verde dei campi da Golf.

A dir poco spettacolare lo sfrecciare in quel metro di asfalto che si arrotola e ondeggia tra le buche di uno dei golf più famosi d’Europa. Non puoi pemetterti di sbagliare traiettoria se no finisci sull’erba bagnata e in quel caso son fatti tuoi… E ancora più esaltante è il continuo attraversamento di pozzanghere createsi negli innumerevoli avvallamenti del golf che non si possono di certo evitare. Dopo essersi bagnati i piedi una prima volta non ci si cura più di evitarle ma ci si entra senza paura gustandosi lo spettacolo dell’acqua che esplode sotto i tuoi piedi. Ed intanto l’affanno della gara aumenta.

Tra i meandri di questo cordone scorgo davanti un quartetto composto dai due keniani Chirchir e Meli e dai due marocchini Nasef e Razine. Poco più indietro il tunisino Rached Amor e l’italo marocchino Slimani. Io viaggio intorno alla 18° posizione in compagnia del compagno di squadra Fabio De Angeli quando da dietro sento arrivare Corrado Mortillaro che gentilmente impreca per esser partito in ritardo. La sua sarà una rimonta esaltante che lo porterà fino alla 9° posizione.

Dopo i primi 3 km il cordone ondulato su cui corriamo inizia ad impennarsi in un susseguirsi di salitelle e discese che, sopratutto nel 2° giro, si faran sentire. E proprio il 2° giro inizia al termine di una lunga discesa dove l’aria ghiacciata ti congela il corpo bagnato. Si muovolo le mani e si rilassano le spalle e via per un’altro giro e un’altra corsa. Fabio ed io ci divertiamo questa volta ad attraversare il mare di fango immergendoci fin sopra le caviglie e ridendo nonostante il gelo e la fatica. 70 m davanti a noi c’è il duo della Cento Torri Pavia Filippo Ba e Samuele Lazzaro. L’intento è quello di andare a riprenderli. E lo stesso intento penso che ce l’avevano anche Vincenzo Trentadue (Esercito) e Orzio Bottura (Pol Besanese) che ci tallonavano da dietro. Trentadue non riuscirà a riprenderci mentre Bottura centrerà l’aggancio con noi. E si va via in tre lungo le salite finali, con le cosce come pezzi di legno e la mimica facciale congelata in quella specie di sorriso ebete di fatica.

Dietro intanto son molti gli amici ed i compagni di squadra che stanno provando le mie stesse gioie e fatiche. Sicuramente molti queste gioie e fatiche le apprezzeranno mentre altri inevitabilmente si lamenteranno. Ma siamo così, podisti di ogni genere, podisti variegati, podisti rozzi come il sottoscritto e podisti fighettini, podisti a cui tutto va bene e podisti dall’incazzo facile… ma tutti comunque avanti con i piedi bagnati per tagliare il traguardo e poter dire di aver vissuto emozioni belle o brutte che siano!

La classifica dei primi e degli amici l’avevo già pubblicata in un articolo precedente. La classifica completa è QUA. Le foto della gara sono invece sui siti di CorsAmica, Podisti.net e GioFoto. E’ già presente anche il video di Mario Busnelli. Quello di Stile Corsa sarà a breve caricato QUA.

A causa poi del maltempo una cinquantina di atleti iscritti alla gara hanno rinunciato a parteciparvi. La mia società mi fa sapere che per essi la partecipazione all’edizione del 2011 sarà gratuita.

Foto: di CorsAmica e Podisti.net

 

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8 Risposte a “Bogogno – Dure così mi piaccion le gare!”

  1. Non so come fai ma sai rendere epica ogni cosa che fai!
    Sei un combattente nato!!
    Grandissima prestazione!!!

  2. bello il tuo racconto sicuramente è così che bisognerebbe prendere anche i lati negativi che sicuramente ci sono stati!!!!
    Anch’io mi sono divertita nel fango ma ho corso con piedi ghiacciati per tutta la gara 🙁
    ……granderrimo!

  3. ..sono il primo a buttarmi nella cacca ,fango e acqua.. vedi Sentieri di Santa Cristina 09..
    ma preferirei saperlo prima 🙂
    non mi sono certo fermato al primo giro, anzi ne avrei fatto un altro ancora.. i problemi per me sono iniziati finita la gara non durante ;-))
    cmq da ripetere l’anno prox ! 😉 e speriamo nel sole..

  4. Bella Teo, sempre tra i grandi con un’ottima prestazione!
    Fantastico poi come sai controbattere alle critiche della gara che ho letto su podisti.net ed altri siti con quel tuo modo di scrivere scherzoso, sorridente. Sai bastonare ma con delicatezza!!!

  5. TU SEI UN FENOMENO!!!
    “podisti rozzi come il sottoscritto e podisti fighettini, podisti a cui tutto va bene e podisti dall’incazzo facile…”
    Sei avanti una spanna su tutti!!!!

  6. Ciao amici,
    il mio intento non era assolutamente quello di scrivere in opposizione ai commenti negativi sulla gara che tra l’altro ho letto solo ora sui vari siti perchè prima non ne sapevo niente.
    Il mio era solo il commento di come ho vissuto io la mia gara.

    Anche io come tutti gli amici che hanno corso ho patito un freddo cane e ci ho messo la bellezza di 25′ per riuscire a svestirmi e rivestirmi nel dopo gara con le mani congelate. Ma per me non è un problema visto che in tutte le gare mi cambio sempre all’aperto alla macchina sia che ci sia il sole e sia che nevichi o diluvi. E’ per questo che non mi son neppure posto il problema se ci fossero o no docce e posti caldi per cambiarsi e non mi son neppure accorto delle lamentele della gente tanto ero contento di aver terminato una gara durissima e tanto ero contento di ritrovare tanti amici. E’ per questo che non ho accennato niente nell’articolo. Anche per il ristoro ed il ritiro pacco gara son sempre lì, ossia non ci bado mai quando vado a fare una gara e sia che ci sia un banchetto nuziale o che ci sia un tozzo di pane con un bicchierino d’acqua per me va sempre bene e ringrazio ugualmente.
    So che non tutti sono buzzurri come me e mi dispiace non averci pensato prima. Putroppo ho il vizio o difetto di accorgermi solo dei lati positivi delle cose e delle persone e di esaltare questi dimenticandomi di ciò che non va.

    Comunque ho già sentito la mia società e gli ho fatto conoscere tutte le critiche ed i suggerimenti che ho letto sul web e che anche te Patty e Pimpe ci avete dato. Ne faremo sicuramente tesoro e vi ringrazio per averceli detti 🙂
    Per le docce ed il locale coperto c’era la possibilità di usare la scuola elementare ed un altro locale vicino alla zona ritiro pacco gara ma so che il sindaco del paese non ha dato il permesso nonostante le continue richieste.
    Dispiace ma son certo che la mia società ascolterà le critiche e cercherà per l’anno prossimo di rimediare e far meglio anche se si ripresentera il maltempo.
    Ciao e complimenti ancora a te Patty e Pimpe per la vostra gara ed il vostro coraggio a correre in quelle condizioni. Come sempre siete dei grandi 🙂

    L’anno prossimo speriamo vada meglio.
    Ciao

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