Val di Fassa – Agosto 2010

Se osservate una foglia in controluce risaltano all’occhio subito, nitide, chiare, le numerose nervature che la solcano. Eppure queste nervature non sono che la minima parte dell’intera foglia. Lo stesso vale per le montagne solcate da numerosi sentieri, piste, strade. Eppure anche in questo caso essi non sono che la minima parte della superficie del nostro bel paese. E per non rinunciare a tutto questo terreno inesplorato ho passato gran parte delle mie ferie in Val di Fassa ad allenarmi o camminare principalmente fuori strada, fuori pista, fuori sentiero.

E ho attraversato costoni erbosi trapuntati di stelle alpine, ghiaioni conosciuti ai soli camosci, vallate abitate da marmotte, cime neppure segnate sulle carte. Senso di libertà assoluto. Eppure non ho ugualmente rinunciato a percorre strade, sentieri, piste e neppure a partecipare a qualche gara di corsa in montagna. In questi 15 giorni di ferie in terra Trentina ne ho corse due.

La prima è la mia gara preferita… anzi posso dire la mia Gara con la G maiuscola dal momento che è stata la prima corsa in assoluto a cui avevo preso parte all’età di 7-8 anni quando non pensavo minimamente all’atletica. Sto parlando della Set Mases di Soraga (TN), una corsa veramente tosta giunta ormai alla sua 36° edizione tutta su e giù per sentieri e strade attorno al paese. L’avevo già vinta un anno fa battendo l’ex azzuro di corsa in montagna e attuale nazionale di sci di fondo Luca Orlandi (Fiamme Oro) e quest’anno ci siamo di nuovo incontrati pronti a darci di nuovo battaglia. Ed oltre a Luca dopo un anno trovo un altro amico-avversario di corsa, Fabio Borghi della Corradini che solo una settimana prima aveva corso un 5000m in pista a Trento in 15’40”. Si annuncia una bella sfida!  

E alle 9.30 di domenica 8 agosto 2010 lo sparo da via alla gara. Sono 7,5 i km da percorrere. Luca Orlandi con il compagno di squadra Mattia Pellegrin (Fiamme Oro) partono da subito forte. Sanno che sono più veloce di loro in discesa e quindi cercano di staccarmi già dalla prima salita. Il primo km e mezzo è composto da 3 tronconi sterrati in successione che fanno salire il percorso di 150m di dislivello. Alla somità Orlandi ha un vantaggio di 20 m su di me mentre io raggiungo e stacco l’altro portacolori della Polizia partito forse troppo forte. Poco più dietro inseguono i trentini Vuerich, Nizzi, Lachi e l’emiliano Fabio Borghi. Nel tratto in discesa riprendo Orlandi e assieme ritorniamo verso il centro del paese. Stiamo viaggiando più forte dell’anno passato e rispetto al 3° abbiamo già scavato un bel divario.

Al 4° km rinizia la salita, da prima dolce per poi impennarsi in un tratto di 400m che raggiunge penso il 40% di pendenza. E’ dura ma provo a resistere al forcing dell’atleta della Polizia. Resisto fino ai meno 50m dallo scollinamento quando cedo un po’ il passo con le cosce che rischiano di espodere. Ma poi l’ultimo km è quasi tutta discesa ad eccezione di un altro strappettino. Riprendo Orlandi e mi lancio in fuga giungendo primo al traguardo con lo stesso identico tempo dell’anno prima quando però la gara misurava un 300-400m in meno!

Ecco la classifica:

UOMINI: 1° Matteo Raimondi (Atl. Palzola) 28’47”; 2° Luca Orlandi (Fiamme Oro) 29’03”; 3° Alessandro Vuerich (Atl. Fassa) 29’44”; 4° Enrico Nizzi (Dolomitica) 30’10”; 5° Alessio Lachi 30’18”; 6° Mattia Pellegrin (Fiamme Oro) 30’22”; 7° Fabio Borghi (Corradini Rubiera) 30’50”. Alla gara era presente anche l’altro nazionale ed olipionico di sci di fondo Cristian Zorzi giunto 20° in 33’16”.

DONNE: 1° Rosalia Zanoner 36’14”; 2° Arianna Mazzel 37’00”; 3° Caterina Ganz 37’21”.

La classifica completa è QUA mentre alcune foto le potete guardare QUI.

La seconda gara l’ho corsa invece sabato 14 agosto 2010 a Carano (TN) su invito di un’amica. 28° edizione della Caran de Note. Gara veramente suggestiva, in notturna, 6,3 km tortuosi a dir poco, corsa però sotto il temporale e con la temperatura intorno ai 5-6°. Anche qui la concorrenza è bella tosta con in primis l’olimpionico di sci di fondo Nicola Morandini (Fiamme Gialle).

I primi 500m del percorso sono praticamente un gomitolo ingarbugliato di stradine lastricate e scivolose che si tuffano vorticosamente tra cortili, portici, rampette, cunicoli dove bisogna saper governare egregiamente il proprio corpo curvando, frenando, saltando, abbassandosi, piegandosi per non scontrarsi con i muretti e gli archi. Poi si ritorna sulla strada ed inizia la lunga salita che nel giro di 2 km porterà il percorso a 200m di dislivello più in alto.

L’altleta delle Fiamme Gialle non scherza affatto e appena la strada inizia a salire imprime un ritmo insostenibili. Nel giro di 1,5 km non lo vedo già più. Io intanto inseguo in seconda posizione per poi, dopo aver quasi sbagliato percorso a causa della pioggia e del buio, mettermi alle spalle di Massimo Benedetti (Segonzano) per il resto del percorso. Finita la salita ci aspettano 2 km di discesa e poi, altro spettacolo tra le viette strette del paese. 100m di dislivello in salita in una successione impressionante di destra sinistra seguiti dagli ultimi 500m in discesa sempre a vorticare tra le case. Alla fine giungo 3°. Ma ecco la classifica:

UOMINI: 1° Nicola Morandini (Fiamme Gialle) 21’52”; 2° Massimo Benedetti (Segonzano) 22’27”; 3° Matteo Raimondi (Atl. Palzola) 22’37”

DONNE: 1° Sabrina Bampi (Civezzano) 27’28”; 2° Cinzia Anselmi (Lenti e Veloci) 28’46”; 3° Veronica Bello (US Cermis) 29’08”.

La classifica completa è QUA.

Alcune foto che ho fatto in vacanza e quelle che mi hanno scattato mentre mi allenavo o gareggiavo le potete vedere QUI.

Questo post è stato letto 6312 volte!