La primula e la farfalla

Me ne sto appoggiato al davanzale della finestra e nel silenzio di questo sabato pomeriggio osservo le ombre che il bel sole di marzo si diverte a creare tra le gialle foglie di una primula. E’ il primo giorno da martedì sera che la febbre scende sotto i 38° e il mal di testa mi da un po’ di tregua. Anche la tosse sembra essersi stufata di picchiare insistentemente il suo martello contro il mio torace. Ora lo fa più distrattamente e ciò mi aiuta a buttar fuori ciò che di marcio mi è rimasto nei polmoni.

E’ si, perchè da tonsillite son passato ad avere una brutta Bronco-Tracheite e poi giù fino ad un principio di Polmonite. Eppure me ne son sempre stato al chiuso di queste quattro mura ma giorno dopo giorno mi sentivo sempre peggio fino a non dormire più per il gran mal di testa e il continuo tossire che torturava l’addome.

Ma ora ho un po’ di tregua e solitario me ne sto a fissare i primi raggi caldi del sole e ad immaginarmeli sulla faccia. Una farfalla gialla, di quelle semplici, annuncia il suo arrivo con una piccola ombra che nera ondeggia sul davanzale fino a scomparire sotto la sua fonte d’origine che leggera si poggia sulla gialla primula. Sembra che voglia unirsi ai suoi petali per abbellire ulteriormente il fiore oppure per nascondersi da chissà quale paura. E’ così fragile che basterebbe un alito di vento un po’ più gagliardo del normale per esser spazzata via, annientata tra il turbinio del mondo. Eppure il buon Dio ne ha cura e la scalda col suo sole e gli da il dolce nettare di questa primula. E una volta saziatasi ecco che di nuovo, delicatamente, se ne va lasciandosi alle spalle la sua piccola ombra nera che ondeggia fino a scomparire, fino a lasciarmi un senso di malinconia.

Mi alzo sentendo che la febbre riprende a salire. Ne avrò ancora per alcuni giorni e se mi sentirò triste mi ricorderò di avere una primula, una farfalla e un Dio sempre a farmi compagnia.

 

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9 Risposte a “La primula e la farfalla”

  1. Incantata. Leggendo mi sembrava di starti accanto su quel davanzale a godermi quella pace che usciva dalle tue parole.
    Dai Teo che guarirai in fretta e ritornerai a correre nel sole.
    Ciao

  2. Mi unisco a Silvia nell’ammirare come scrivi bene.
    Sono le stesse sensazioni che ho provato anche io il mese scorso quando ero a casa con l’influenza ma che non sarei riuscita a trasformare in parole scritte.
    Come dicevi in un articolo passato niente ti distrugge ma tutto quello che ti succede serve a costruire, ad innalzarti e lo si vede nella pace che emana dal tuo scrivere.
    Forza Matteo, curati bene e armati di pazienza che poi, come dice Mario, ti vogliamo sempre al Top.

  3. “La farfalla non conta gli anni ma gli istanti:
    per questo il suo breve tempo le basta”.
    Ho preso spunto dalle tue belle riflessioni (che vedo piacciono al pubblico femminile…)per pensare che forse dobbiamo trarre insegnamento anche dai momenti di “difficoltà” per gustarci tutti gli istanti di salute che verranno dopo. Ciao e caspita quanto ti dura, sei proprio messo male. Fooorza Matteo!

  4. Grazie Silvia e Betta per le belle parole e per l’icoraggiamento e grazie a te Mario per l’insegnamento.
    Prima di fine settimana prossima non penso di riprendere ad allenarmi. Almeno riassorbo tutti gli acciacchi che mi sto portando dietro da 2-3 mesi come un persistente dolore sotto il malleolo del piede sinistro che è da prima della 5 mulini che mi da fastidio o come un dolore al polpaccio destro o il mal di schiena.
    Ne approfitto per rimettermi in sesto.

  5. A Gennaio o tracorso 12 giorni come quelli che stai vivendo tuo ora, e pensa, io non ho nemmeno il davanzale, ma un misero oblò da mansarda!
    Ho trascorso notti insonni a guardare le luci della città come fossero i lumi delle barche!
    Avrei voluto tanto fuggire con loro e invece sono rimasto rinchiuso nella stiva della mia nave, putrida di sudore e viziata d’aria malsana!

    Forza Matteo!
    Torna presto!

  6. Daniele, già ti vedo imprigionato dietro quell’oblò come un marianio relegato sulla terraferma a sognare la brezza del mare aperto e l’odore della libertà. E invece sei stato costretto a sentire lo starnazzare dei gabbiani e il profondo rimbombo delle navi del porto.

    Grazie Dani. Mi riprenderò in fretta.

  7. ATLETICA PALZOLA PRENDI-TUTTO!!!potevate anche accontentarvi e lasciare a piacenza qualche cosa!!!! vedi qualche mal di pancia e influenze varie…. ma è andata così e quindi approfitto per augurarti una veloce guarigione…
    consiglio da amico, non trascurarla è la cosa peggiore che tu possa fare
    ciao teo

  8. Ci proverò Andrea. Infatti sono ancora a casa in malattia fino a mercoledì. Ma aspetterò a riprendere a correre verso venerdì sabato se il empo è bello.
    A Piacenza mancavi solo tu Andrea. Il prossimo anno ti vogliamo a far scemate con noi.
    Ci si vede.

  9. non hai idea di quante volte fabrizio mi abbia detto di partecipare… sicuramente aveva già intuito cosa sarebbe successo!!! per contro sono convinto che non mancheranno altre occasioni… ne sono stracerto!!! e quandi arrivo anch’io… apriti o cielo!!!
    a prestissimo
    ciao

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