Una storia di…

Corridori nel fangoTony è uno di quei personaggi che incontri di rado ma quando li vedi ti rimangono impressi nella mente come vi rimane una mosca nella merda e vi assicuro che in questo caso il paragone è azzeccatissimo. Correndoci assieme ad un certo punto Tony si ferma con uno dei suoi attacchi di assenza e fissando il nulla spalanca gli occhi ad una sua visione.

Tony“, lo scuoto tornando indietro, “Tony che hai?

Immagina“, inizia lui muovendo ad arco il suo braccio come per mostrarmi la sua visione invisibile. “Mille atleti, tutti in gruppo e davanti lui ad aprire la strada.”

Lui chi?”

Lui, il più bello, il mio sogno di bambino: lo spargiletame che inesorabilmente rigurgita a spaglio il suo contenuto sulla testa del gruppo.” I suoi occhi luccicano nella gioia della visione mentre le mie braccia cadono inermi davanti a tanta poesia.

Lui davanti e dietro i mille. Pensa,” continua iniziando ad imitare gli atleti che ansimanti arrancano nella nuvola di cacca. “Pensa a che splendore, a che eroismo. Devi correre contro la fatica, contro gli avversari, contro il letame. Ne sei immerso fino al collo, quasi ci nuoti dentro e dietro, nel folto del gruppo, si scivola che è un piacere e ci si sorpassa come in un turbinare di onde. Ed il pubblico, sì, il pubblico che applaude e ne è innaffiato… no anzi, è pure il pubblico che ti getta addosso fango e acqua, e ride il pubblico, dall’alto, e tu corri, sei primo, dietro non ce la fanno più ed il traguardo è vicino, vicinissimo. Tu sei solo e a separarti dallo striscione c’è solo lui, lo spargiletame che adesso è tutto per te e non ha pietà e gli occhi ti si chiudono tra sudore, fango, cacca. Un ultimo sforzo e a braccia aperte finisci gettandoti nella letamaia liquida tra il pubblico in delirio.” E stringendo il pugno si lascia ad un liberatorio “Sììììììì!”

Poi come d’incanto, sudato più che se avesse corso per un’ora a manetta, Tony si riprende dalla sua visione e col sorriso sulle labbra mi tira una sonora pacca sulle spalle. “Ragazzo, questa vittoria non me la fregherai mai!”

Riprendiamo a correre e senza avere il coraggio di parlare penso una sola cosa, per tutto il resto del tempo: questa è proprio una storia di merda!

 

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3 Risposte a “Una storia di…”

  1. Uhmm!!! Questa storia mi puzza….
    Complimenti per tutto l’impegno che hai nelle tue giornate che da quello che ho letto nella tua risposta devono essere belle piene. Per la ragazza basta spargere la voce e vedrai che verranno a grappoli. Apriamo una discussione “Matteo cerca moglie…” eh eh eh!!!
    ciao e… vai forte

  2. E’ vero Mario, la storia puzza per ovvi motivi e non dico di cosa. Scherzi a parte la scena visionata da Toby è molto simile al gruppo selvaggio del bellissimo film di Sergio Leone “IL MIO NOME E’ NESSUNO” dove tra l’altro c’è una stupenda storia sull’uccellino freddoloso riscaldato dalla cacca di una mucca con la morale che non tutti quelli che ti buttano nella merda lo fanno per farti del male e non tutti quelli che ti tolgono dalla merda lo fanno per farti del bene. Se non la conoscete vedetevi il film.

    Per le ragazze Max me ne ha proposte tre… prima o poi ti invierò le loro immagini e capirai da dove mi sono ispirato per scrivere questa storia! Mamma mia ma quanto son cattivo!!!

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