Il mio punto di vista…

jackpot-runRicevo un commento da un amico di Pino (l’organizzatore della Jackpot Run) e volentieri lo pubblico:

Sono circa le ore 20.00, dopo cena decido di fare un giro in macchina per diporto, vado verso Vanzaghello e non avendo una meta precisa seguo una strada a caso che fiancheggia la stazione delle F.N.

Ad un certo punto sento la voce di uno speaker e incuriosito la seguo.

Dopo un po’ mi fermo, parcheggio la macchina al bordo della strada, ce ne sono tante altre, e a piedi mi incammino verso uno stadio che intravedo.

Lungo la strada lo spettacolo: bambini, donne, giovani di tutte le età, atleti veri che, in pantaloncini e maglietta, saltellano, scattano, camminano.

Tendo l’orecchio e ascolto dei commenti: “sono già stanco..”, “vorrei arrivare almeno al 150 posto”, “arriverò prima di te a costo…”.

Arrivo allo stadio, il profumo della salamella, il vociare della gente, il sorriso “non stampato” di molti, la tensione vitale di alcuni, tutto mi fa  pensare alla vita, quella vera, quella della gente comune, della gente sana.

Alle ore 20.30 la partenza: sono in tanti, diversi, contrastanti, ma senza contraddizioni, per moltissimi l’unico obiettivo: “ divertirsi!!!”.

Durante la gara, da una parte c’è la fatica dei partecipanti, dall’altra la partecipazione del pubblico che incita con applausi, parole di incoraggiamento, sfottò.

 

Alla fine non mi interessa chi ha vinto, chi è stato premiato o altro; per me hanno vinto tutti.

Osservo, rifletto su tante cose che non voglio dire, sono solo mie e concludo pensando:” Che bello!!!”.

Ritorno in macchina, quella gente me la fa, ingiustamente, quasi odiare.

Torno a casa e penso: “ Il prossimo anno ci sarò anch’io”.

 

E’ bello quando qualcuno, vedendoci correre, si innamora di questo fantastico sport. Ti aspettiamo. Ciao

 

 

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